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"speranza e ottimismo"

La Lunigiana si candida a diventare una comunità verde grazie al PNRR

Forestazione, gestione della risorsa idrica, produzione di energia da fonti rinnovabili, sviluppo del turismo sostenibile, infrastrutturazione moderna della montagna, efficienza energetica, abbattimento della produzione dei rifiuti, integrazione dei servizi di mobilità, sviluppo di agricoltura sostenibile, tutti obiettivi ai quali l’Unione di Comuni Montana Lunigiana sta lavorando già da tempo e che potranno diventare ancora più significativi qualora la Lunigiana venisse accolta tra le comunità green.

Lunigiana

Da tempo l’Unione di Comuni Montana Lunigiana ha un obiettivo tutto moderno, quello di diventare una Green Community, cioè un insieme di comunità locali che collaborano per sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono e che saranno finanziate nella realizzazione di piani di sviluppo sostenibili dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale.

Ecco che nasce così l’idea di partecipare all’avviso pubblico dell’Unione Europea messo a disposizione nell’ambito Pnrr finalizzato, appunto, a promuovere e a premiare lo sviluppo di ben 30 piani dedicati alle Green Communities. La proposta progettuale dell’Ente è stata elaborata grazie alla preziosa sinergia tra l’Ufficio Unico di Piano dell’Unione dei Comuni, l’Università Di Modena e Reggio Emilia, l’Università di Firenze, Il Parco Nazionale e La Riserva di Biosfera Unesco del Parco dell’Appennino Tosco – Emiliano.

La proposta di Green Community Lunigiana nasce in seno ad atti di programmazione generale e settoriale di varia natura che hanno interessato negli anni vari aspetti del “patrimonio territoriale” (paesaggio, pianificazione urbanistica, sviluppo sostenibile in chiave turistico e rurale). Fra le principali azioni territoriali si evidenziano: il progetto economico territoriale del distretto Rurale della Lunigiana anno 2021; il Piano Operativo dell’ambito Turistico Lunigiana 2022; il Piano Strutturale Intercomunale; lo Studio di fattibilità del Paesaggio Lunigiana; SNAI (Strategia Nazionale aree Interne).

Appennino tosco-emiliano, Lagdei (2015) (foto Giorgio Pagano)

 

E’ stato presentato al Ministero su tutti i 9 ambiti di attività: la gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale; la gestione integrata e certificata delle risorse idriche; la produzione di energia da fonti rinnovabili locali, quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, i micro-impianti idroelettrici, le biomasse, il biogas, l’eolico, la cogenerazione e il biometano; lo sviluppo di un turismo sostenibile; la costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna; l’efficienza energetica e l’integrazione intelligente degli impianti e delle reti; lo sviluppo sostenibile delle attività produttive (zero waste production); l’integrazione dei servizi di mobilità; lo sviluppo di un modello di azienda agricola sostenibile.

Ma quali sono i principi chiave della Green Community proposta dal territorio lunigianese? Forestazione, gestione della risorsa idrica, produzione di energia da fonti rinnovabili, sviluppo del turismo sostenibile, infrastrutturazione moderna della montagna, efficienza energetica, abbattimento della produzione dei rifiuti, integrazione dei servizi di mobilità, sviluppo di agricoltura sostenibile, tutti obiettivi ai quali l’Unione di Comuni Montana Lunigiana sta lavorando già da tempo e che potranno diventare ancora più significativi qualora la Lunigiana venisse accolta tra le comunità green.

La pistatura delle castagne

 

Il territorio della proposta Green Community Lunigiana, inoltre, va completandosi coinvolgendo anche il Comune di Pontremoli con il quale l’amministrazione proponente intende stipulare separati accordi di collaborazioni e/o partenariato. “Sappiamo di giocare una partita non facile – commentano il presidente dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana e sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti, e i sindaci di Podenzana e Tresana referenti delle Aree Interne Marco Pinelli e Matteo Mastrini – , ma la qualità del lavoro compiuto ci fa guardare la partecipazione al bando con speranza ed ottimismo. Siamo consapevoli che il lavoro compiuto rappresenterà, a prescindere dall’accoglimento o meno da parte del Ministero della nostra proposta, un importante punto di partenza per la programmazione dello sviluppo del nostro territorio. Stiamo correndo, finalmente, per realizzare un Master Plan, il quale, sulla base di analisi e dati storici, potrà dirci, senza retorica, quale potranno essere gli ambiti di sviluppo sostenibile per la nostra Lunigiana. Ringraziamo i nostri uffici, i dipartimenti universitari coinvolti e il Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano”.

L’obiettivo, nel dettaglio, è quello di: realizzare un’analisi geografica del patrimonio agro-silvo- pastorale della Lunigiana, corredata di elaborazione cartografiche digitali; redigere studi di fattibilità relativi alla risorsa idrica e riferiti ad acqua potabile, siccità e alluvioni; mettere a punto piani di produzione di energia da fonti rinnovabili; dedicarsi allo sviluppo di un turismo sostenibile; progettare una costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna; puntare a uno sviluppo sostenibile delle attività produttive; integrare servizi di mobilità e valutare l’implementazione e il supporto ad aziende agricole sostenibili.

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