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I centristi puntano su paita. m5s in attesa dell'esito delle parlamentarie

I candidati spezzini alle politiche: Melley la sorpresa. Orlando, Pucciarelli e Costa le conferme

Iniziano a delinearsi, a cinque giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste per Camera e Senato in vista della chiamata alle urne del 25 settembre, gli elenchi dei candidati che compariranno sui manifesti e sulle schede elettorali. Il percorso è stato accidentato per tutti i partiti, e per qualcuno è tutt’altro che concluso. A complicare la scelta dei nomi su quali puntare è stata, banalmente, l’entrata in vigore della riduzione del numero dei parlamentari: basti pensare che dai 24 seggi eletti in Liguria nel 2018 si passa a 15, con le possibilità di andare a Roma che calano del 37,5 per cento.

A oggi non ci sono informazioni, ufficiali, ma ci sono decisioni che sono ormai prese. Circoscrivendo il totonomi agli esponenti politici della provincia spezzina, tra le certezze del Pd c’è la candidatura del ministro del Lavoro uscente, Andrea Orlando, come capolista alla Camera, in un seggio in cui il centrosinistra non dovrebbe aver problemi a eleggere almeno un esponente. Appaiono più difficili le sfide che attendono Guido Melley, consigliere comunale e leader di Leali a Spezia, che si avvia verso la candidatura in quota Sinistra italiana nel collegio uninominale del Senato, dove però il centrodestra dovrebbe avere facilmente la meglio. Sfidante anche la corsa del candidato al collegio uninominale per la Camera, che vede il sindaco di Castelnuovo Daniele Montebello in vantaggio sul collega di Monterosso, Emanuele Moggia.

Passando al centrodestra, nella Lega l’unico nome spezzino dato per sicuro è quello della senatrice e sottosegretario uscente alla Difesa, Stefania Pucciarelli. Per lei si profila una elezione blindata, mentre altri colleghi del Carroccio spezzino dovrebbero accontentarsi di una candidatura di bandiera. Non paiono esserci possibilità di sorta per esponenti spezzini né tra le file di Forza Italia, né tra quelle di Fratelli d’Italia, che ha invece concesso due seggi a Noi moderati, la quarta gamba della coalizione che sullo Spezzino si traduce in totiani e area popolare. Con il simbolo del presidente della Regione dovrebbe trovare una posizione da giocarsi l’assessore regionale Giacomo Giampedrone, mentre Andrea Costa, sottosegretario uscente alla Sanità e portacolori di Noi con l’Italia, dovrebbe accomodarsi nella casella di capolista alla Camera.

Per la combo Renzi – Calenda il nome di punta è certamente quello di Raffaella Paita, deputata uscente che da queste parti non ha certo bisogno di presentazioni, ma sono molti gli interrogativi sulle reali possibilità di eleggere un parlamentare ligure da parte della coalizione di centro.

Sul fronte del Movimento cinque stelle, infine, bisogna attendere la pubblicazione dei risultati delle parlamentarie che si sono svolte nelle scorse ore. A giocarsela alla Camera, sempre rimanendo entro i confini della provincia spezzina, erano: la consigliera comunale di Sarzana Federica Giorgi, Jonathan Pezzanera Granai, Serena Sefani e Lidia Siri. Per il Senato le autocandidature erano invece quelle di Guido Silvestri e Gabriele Chiono.

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