Niente di nuovo sul fronte della Maggiolina. Da nove giorni, ormai, il gruppetto di cinghiali continua a vivere al Parco XV Aprile nel quartiere di Migliarina tra divieti di abbattimento e di somministrare loro cibo. Attorno al parco la vita scorre tranquilla, accaldata e senza una goccia di pioggia. All’interno dell’area le fontane sono state chiuse, l’area giochi sembra congelata a più di una settimana fa quando i cinghiali dopo aver scorrazzato per il quartiere hanno fatto capolino tra alberi, collinette e panchine. Attorno alla Maggiolina ci sono come tutte le mattine i runner mentre in Via Prosperi è giornata di mercato.
Ma a qualcuno mancano il chiacchiericcio e l’occasione di passare le ore più calde all’ombra degli alberi. Sono gli anziani, le mamme e i bambini assidui frequentatori del parco che questa mattina hanno chiamato i titolari per ritrovarsi, salutarsi e scambiare qualche parola. Una situazione non facile per chi con il parco ci lavora: “Noi non facciamo polemiche, vogliamo solo lavorare e speriamo che venga trovata una soluzione che possa mettere tutti d’accordo”. Alcune mamme con i loro bambini, altri clienti erano tutti insieme a sperare che entro breve si arrivi a una soluzione. La gratitudine dei titolari è grande e hanno portato ai presenti qualche caramella. Una volta finita la vicenda non sarebbe da escludere che gli enti possano venire incontro ai gestori dell’area a causa della chiusura forzata. Ben prima delle 10.30 il breve incontro era già terminato. Sul posto sono passati anche i Carabinieri. Titolari e presenti hanno sottolineato che non volevano suscitare alcun clamore ma solo incontrarsi e ricordare la vicinanza reciproca. Inutile negare però che il quadro è delicato.
In capo a una settimana i cuccioli sono cresciuti parecchio. Questa mattina alle 9 erano sulle collinette lato Corso Nazionale dove compare uno dei tanti cartelli affissi dal Comune dove si ricorda il divieto, in base a un’ordinanza sindacale del 11 agosto, di nutrire gli esemplari. Nel giro di un’ora il cartello era stato strappato.
Completando il giro fino a raggiungere Viale Italia permane il presidio animalista dove gli attivisti con una serie di cartelli cercano di sensibilizzare la cittadinanza. Due facce della solita medaglia, mentre i cinghiali continuano a scorrazzare in giro per il parco e la vita del quartiere prosegue lenta quasi come se la chiusura del Parco fosse ormai a far parte della quotidianità.