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Oltre 2mila presenze

“Lerici Music Festival pronto per le più grandi sfide a livello internazionale”

Conclusa l'edizione 2022 della rassegna. Il maestro Marcianò: "Il pubblico sta diventando sempre più assiduo ed appassionato". Il direttore generale Roi: "Una manifestazione che genera ricchezza e una nuova immagine per il Golfo dei poeti".

Il concerto finale con Stefano Pietrodarchi. Foto di Fabio Gianardi

Stefano Pietrodarchi, concerto conclusivo del Lerici Music Festival 2022. Foto di Fabio Gianardi

Con l’acclamato concerto dello scorso 14 agosto, segnato dall’atteso ritorno sul palco del bandoneon di Mario Stefano Pietrodarchi, si è conclusa l’edizione 2022 de Lerici Music Festival, dedicata al bicentenario della morte di Percy Bysshe Shelley. Oltre duemila le presenze registrate dalla kermesse, partita il 22 luglio scorso.  «Questa edizione del festival – il commento del maestro Gianluca Marcianò, direttore artistico della manifestazione – è stata, decisamente, ricca di soddisfazioni: la presenza di grandissime star internazionali come Sir Bryn Terfel, Alison Balsom e Christian Blackshaw ci ha regalato momenti straordinari, unici; tre orchestre ICO di grande prestigio sono state per la prima volta ospiti a Lerici – Orchestra Filarmonica Toscanini di Parma, Orchestra della Toscana ed Orchestra della Magna Grecia assieme alla sua giovanile -, grandi collaborazioni con il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, la Jazz Big Band del Tigullio, insieme a nomi prestigiosi per i concerti solistici e la musica da camera, tra cui Francesca Dego, Adrian Brendel, Elly Suh, Timothy Ridout, Costanza Principe, Miriam Prandi, Martina Biondi. Serate speciali con Melinda Hughes e Carly Paoli che hanno arricchito la varietà della nostra offerta artistica. Il pubblico sta diventando sempre più assiduo e appassionato. Un’atmosfera internazionale, in cui gli artisti si incontrano e condividono emozioni, tra loro e con il pubblico stesso, dentro e fuori dal Teatro all’Aperto della Rotonda Vassallo. Luogo, quest’ultimo, che ha garantito una presenza forte del Festival nel centro di Lerici, con il mare ed il Castello sullo sfondo, a rendere il tutto davvero suggestivo. Finalmente posso dire che abbiamo un festival pronto per le più grandi sfide a livello internazionale. Si può fare ancora moltissimo, ovviamente, ma la base di partenza stabilita quest’anno è davvero importante. La soddisfazione più grande viene anche dal riconoscimento del Ministero della Cultura che porta il Festival all’interno del FUS – Fondo Unico per lo Spettacolo – triennale, giusto premio per il grande lavoro della nostra squadra».

«Nonostante l’inaspettato cambio di sede, che abbiamo dovuto decidere ad aprile, la sesta edizione è andata molto bene – prosegue il direttore generale Maurizio Roi, dal 2020 nella ‘macchina’ del Lerici Music Festival -. Prima di tutto il risultato artistico è stato all’altezza delle attese generate dal cartellone. Poi, l’aumento del pubblico italiano e straniero ha compensato la riduzione del costo dei biglietti decisa per aiutare le persone e il turismo in questa difficile fase dell’economia. Oggi il Lerici Music Festival genera ricchezza e una nuova immagine per il Golfo dei Poeti. E conferma Lerici, come avvenuto nel passato, meta e casa di artisti di tutto il mondo. La novità più rilevante è la nascita della Fondazione Lerici Cultura, i cui soci si sono riuniti durante il Festival per assumere la piena responsabilità di questa rilevante kermesse musicale e varare un progetto di sviluppo e ulteriore internazionalizzazione».

La programmazione di questa edizione 2022, oltre a rendere omaggio ai grandi compositori britannici, ha visto la partecipazione di alcuni grandi artisti provenienti dal Regno Unito come Sir Bryn Terfel, Alison Balsom, Christian Blackshaw e Adrian Brendel, insieme ad altri nomi di spicco che hanno contribuito ad arricchire il cartellone: Costanza Principe, a cui è stata affidata la prima esecuzione assoluta del Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra“Percy Bysshe Shelley”del compositore statunitense David Winkler, il quartetto composto da Francesca Dego, Timothy Ridout, Laura van der Heijden e Federico Colli, prosieguo della felice collaborazione con il Gravedona Chamber Music Festival, e, ancora, la virtuosa del violino Elly Suh, la violoncellista Miriam Prandie la pianista Gloria Campaner. Insieme a loro si segnalano alcune neonate importanti collaborazioni, con la Filarmonica Arturo Toscanini di Parma, l’Orchestra della Toscana, l’Orchestra della Magna Grecia e l’Opera Giocosa di Savona. L’offerta musicale firmata LMF si è articolata in 17 date nel teatro all’aperto allestito in Rotonda Vassallo, con concerti sinfonici e cameristici, spettacoli di teatro musicale e jazz. Inoltre, tra gli eventi collaterali collegati al festival, ecco masterclass, incontri su tema musicale e una ulteriore serie di concerti nei borghi.

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