“Nella seduta del consiglio comunale dell’11 agosto scorso si sarebbe dovuto discutere del portico del Laurina, una vicenda esemplare della inettitudine e insieme della opacità e malizia della destra che amministra la città. La Ponzanelli, Rampi & C. hanno fatto l’impossibile per evitare che si arrivasse a quella discussione. L’hanno scientemente fissata al penultimo punto dell’ordine del giorno, dopo argomenti complessi, controversi, altrettanto sintomatici del loro marasma: opere pubbliche (i due nuovi ponti sul Calcandola) di dubbia utilità e dal costo elevatissimo (complessivamente 7 milioni di euro), i cui lavori – secondo le promesse elettorali -sarebbero dovuti iniziare da anni e che invece non si sa ancora quando e se partiranno ed i cui maggiori costi sottrarranno risorse importanti alle spese previste per il personale del Comune (100mila euro) e per le asfaltature ( 645mila euro)”. Così in una nota il Partito democratico di Sarzana.
“Ebbene, dopo 14 ore di consiglio – proseguono i Dem -, la maggioranza ha ritenuto di sospendere la discussione sul Laurina rinviandola a tempo indeterminato, proprio quando era giunto il momento di discuterla, impedendo in tal modo all’opposizione di documentare tutte le bugie dell’amministrazione a quel riguardo e di porla dinanzi alle sue schiaccianti responsabilità. In ragione di quanto è accaduto, il Pd ritiene doveroso evidenziare i fatti salienti di questa vicenda in modo da far emergere il vero volto di questa amministrazione e di chi è risultato esserne il protagonista. Ci riferiamo all’assessore Barbara Campi. E’ provato infatti che la chiusura del portico sia avvenuta per sua responsabilità in quanto, dopo aver partecipato a più incontri con la Società Laurina S.r.l. sul tema, ha lasciato che i suoi uffici concedessero il titolo edilizio che ha consentito alla proprietà di tamponare il portico. Risulta inoltre documentato che, al fine di occultare la propria responsabilità, l’assessore Campi ha tentato di far ricadere la colpa della chiusura del portico sulla precedente amministrazione comunale di centrosinistra, risultata, invece, totalmente estranea. E’ anche emerso che la Campi, per conferire credibilità alla sua infondata accusa, si è servita degli uffici comunali fornendo al consigliere di maggioranza Spilamberti una tavola raffigurante la facciata del Laurina con il portico chiuso e senza i gradini sul lato Via Gori, pur sapendo che detta tavola non possedeva alcun valore perché non faceva parte della documentazione inerente al permesso di costruire. Ha poi addirittura negato di aver mai partecipato ad incontri con la proprietà per discutere sul portico quando invece risulta il contrario. Messa alle strette, ha ritenuto, infine, di far ricadere ogni responsabilità sul dirigente”.
“Il Partito democratico – conclude la nota – si farà promotore di ogni iniziativa volta a far conoscere ai sarzanesi in modo approfondito la vicenda del portico del Laurina affinché i comportamenti sopra accennati non restino senza conseguenze”.