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Economia

Aumenti del costo del gas, Tortorelli: “La causa sono le speculazioni finanziarie, non la guerra”

“In questi giorni la quotazione del gas sul mercato finanziario olandese è arrivata a 200 euro per MWh con la conseguenza di un ulteriore rincaro energetico che tutti ormai paventano per il dopo ferire.
La notizia è però falsa nei suoi presupposti. E’ solo un’informazione terroristica con l’obiettivo di portare alla rassegnazione gli utenti, persone, famiglie e imprese, che non conoscono i meccanismi di importazione e vendita del gas; obiettivo che, nonostante la naturale preoccupazione, è stato raggiunto (oggi è noto che gli utenti corrono all’accaparramento di pellet per l’alimentazione di stufe per cercare di porsi al riparo per il prossimo inverno – i rivenditori stanno limitando le quantità acquistabili di pellet…).
I prezzi fissati dal mercato finanziario non sono il costo del gas naturale, sono riferiti a contratti spot, cioè contratti che si esauriscono in pochi giorni e che hanno un’unica logica: quella speculativa, consentendo grossi profitti e sono la prima causa, diretta e indiretta, dell’inflazione di cui già si sta sentendo il peso.
Arera – l’Autorità di regolazione del settore – lo ha ben spiegato.
La filiera del gas è molto semplice e si realizza in tre fasi: 1) importazione e produzione nazionale e immissione nella rete nazionale; 2) trasporto, principalmente a carico di Snam sino alla rete territoriale di distribuzione; 3) distribuzione, ossia trasporto dell’ultimo miglio fino al contatore dell’utente.
Il gas non necessita di operazioni accessorie e, quelle eventualmente necessarie e minime, come l’odorizzazione, sono effettuate da chi gestisce il trasporto.
Essendo una filiera semplice e lineare, i volumi di gas fatturati dovrebbero essere quei circa 70 miliardi importati o di produzione nazionale; ma, invece, come spiega Arera nella sua relazione al Parlamento, i volumi fatturati di gas, nel 2020, sono stati 368,5 miliardi di Smc (Standard metro cubo), cioè oltre cinque volte l’importato o prodotto; non è un caso che solo 55 miliardi di Smc sono destinati al mercato finale, mentre 351 vengono scambiati tra grossisti di cui la maggior parte attraverso mercati finanziari, cioè Psv che significa Punto di scambio virtuale.
Se questi passaggi avvengono al prezzo di mercato finanziario olandese e, magari, come nel caso di maggiore operatore italiano, sono fatturati al maggior prezzo a una propria controllata, ecco spiegate le ragioni per cui l’operatore ha realizzato un margine operativo, nel primo trimestre del 2021, di 1,862 miliardi di euro e nello stesso trimestre del 2022, un margine operativo di 5,352 miliardi.
Ovviamente le persone e le famiglie soffrono e si impoveriscono e le imprese chiudono.
Ma quali sono i prezzi realmente pagati all’importazione?
Lo spiega sempre Arera nelle sua relazione, precisando che il 20-30% dei volumi sono relativi ai prezzi contrattualizzati con il produttore di gas e indicizzati alle quotazioni medie dei prodotti petroliferi (Brent) calcolate su predefiniti orizzonti temporali. Praticamente nel mese di luglio 2022 il prezzo applicato agli utenti, con il meccanismo del prezzo dei mercati finanziari olandesi, è cinque volte e mezzo quello pagato dall’importatore. Secondo le quotazioni di qualche giorno fa del mercato finanziario olandese, il prezzo medio di luglio del gas naturale sarebbe di 166,85 euro mentre quello indicizzato Brent sarebbe di euro 29,48.
La guerra Russo – Ucraina, che è fonte certamente di altri problemi quali il razionamento necessario e inevitabile per sottrarsi alla dipendenza del regime russo, per quanto riguarda i prezzi non c’entra nulla.
Infatti, già il primo dicembre 2021, prima della guerra, il prezzo Ttf aveva toccato i 180 euro per MWh, quasi quanto oggi, e il 7 marzo 2022, agli inizi della guerra, i 227 euro.

Analogo ragionamento si potrebbe fare sulle speculazioni da derivati (operazioni da mercato finanziario) sul grano. Derivati che non sono altro che scommesse su quanto potrà aumentare, in un certo futuro, il prezzo del grano.
Anche in questo caso, sui mercati finanziari è solo l’1% delle trattative che riguarda effettivamente il grano, il 99% delle transazioni riguardano invece mere speculazioni finanziarie.

E’ il caso di meditare e informarsi.

(nota: i dati e le riflessioni tecniche sul prezzo del gas sono tratte da valutazioni dell’amico Remo Valsecchi di Bergamo – Forum italiano dei movimenti per l’acqua)

Rino Tortorelli
Vice segretario regionale Cittadinanzattiva Liguria
Membro del “Manifesto per la Sanità Locale”

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