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Natale: “L’addio del dottor Berti duro colpo, una beffa l’invito dei totiani a sentirsi orgogliosi”

"L'invito, rivolto ai cittadini dai totiani, a sentirsi orgogliosi che un medico ligure, formato in Liguria, decida di lasciare la nostre regione per continuare la propria carriera, suona davvero come una presa in giro. La posizione di chi vive ad anni luce dalle preoccupazioni reali delle persone”.

Davide Natale

“Il dottor Stefano Berti che lascia la nostra ASL 5 e la sanità regionale rappresenta un durissimo colpo. Non solo per la chirurgia dell’ospedale Sant’Andrea, ma per tutte quelle specialità che ruotano intorno a quel dipartimento”. Lo ha detto Davide Natale, consigliere regionale del Partito Democratico, commentando il trasferimento del direttore della struttura complessa di Chirurgia Generale, professionista molto stimato e punto di riferimento nella sua branca ben al di là dei confini provinciali.

Berti si trasferirà a Cuneo. “La nostra sanità è allo sfascio e la giunta regionale non fa nulla per impedire che ciò avvenga – attacca Natale -. Il dottor Berti andava messo nelle condizioni di lavorare al massimo delle possibilità, fornendogli tutte le attrezzature all’avanguardia perché all’avanguardia sono le operazioni che effettua. Ci accorgeremo presto quali pesanti ricadute avrà sulla nostra sanità questo cambiamento. “Chirurgia è uno dei pochi reparti che richiama una mobilità attiva di pazienti, che decidono di usufruire delle grandi doti del dottor Berti e della sua equipe.

“Fatti i migliori auguri al dottor Berti, è l’ennesimo disastro che i cittadini spezzini, incolpevoli, si trovano a pagare – sottolinea Natale -. Non si può definire diversamente un sanità regionale in cui le eccellenze ed i pazienti sono costretti a guardare altrove per trovare risposte alle proprie esigenze professionali e di salute. L’invito, rivolto ai cittadini dai totiani, a sentirsi orgogliosi che un medico ligure, formato in Liguria, decida di lasciare la nostre regione per continuare la propria carriera, suona davvero come una presa in giro. La posizione di chi vive ad anni luce dalle preoccupazioni reali delle persone”.

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