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Prenderà la solita "69"

Dragowski si presenta: “Ho voluto Spezia dopo un’estate difficile. Obiettivo salvezza, se il mister vuole sono pronto”

“La trattativa è stata complicata, però grazie ai direttori, a Riccardo Pecini e a Melissano, siamo riusciti a chiudere dopo giorni intensi. Finalmente siamo riusciti a venire qui, sono molto contento e grato alle persone che hanno lavorato per portarmi alla Spezia. Sono finalmente contento di essere qui davanti a voi”. Inizia così la conferenza di presentazione di Bartlomiej Dragowski, nuovo portiere dello Spezia che riparte ancora una volta dalla maglia numero 69, la stessa che ha indossato negli anni fiorentini. Un colpo importante per le aquile, che sostituiscono al meglio Ivan Provedel, con un portiere giovane ma con alle spalle tanta esperienza in Serie A: “Come ho spiegato ai direttori, con il mio carattere posso mettere qualcosa nel gruppo. Non vedo l’ora di stare dentro allo spogliatoio, farò di tutto per aiutarli ma sono ancora giovane e ho tanto da imparare. Quello che ho lo darò al 100%, in spogliatoio come in campo”.

Dragowski e il presidente Platek

Per Dragowski l’estate non è stata facile. Escluso dal ritiro della Fiorentina e costretto ad allenarsi a parte, con i suoi preparatori, ha capito abbastanza velocemente di dover cambiare aria: “È stata una estate complicata. Ho avuto un preparatore, che ringrazio, così come gli allenatori che hanno lavorato con me a Firenze perché non lavoravo insieme al gruppo squadra. Mi sono preparato da solo con i preparatori e adesso spero di essere pronto. Mi sento bene, fisicamente, poi ogni valutazione è del mister. Se mi dice di giocare subito ci sarò. Il primo impatto? Ho trovato un gruppo fantastico, l’ho visto ieri in allenamento. Si sente che c’è uno spirito di squadra. Da parte mia sono contentissimo di farne parte”. Curiosamente la prima in maglia bianca sarà con l’Empoli, il club che lo ha lanciato e grazie al quale ha conquistato la maglia da titolare della Fiorentina: “Empoli mi ha dato tanto, posso dire di aver fatto i primi passi nella mia carriera importanti in Serie A. L’anno scorso hanno fatto un buon campionato, speriamo che il loro campionato inizi dalla seconda partita”.

Dragowski e il presidente Platek

A Spezia trova un nutrito gruppo di polacchi, con Reca e Kiwior, che lo hanno consigliato sulla meta spezzina: “Mi hanno parlato molto bene della città, delle persone intorno alla squadra, del gruppo di ragazzi. Si sta bene qua, ci si allena bene e questo era molto importante per me. Alla fine la decisione è stata facile”, spiega il portiere, che poi parla della nazionale: “Fa sempre piacere far parte della nazionale, ma ora il mio obiettivo personale è raggiungere il prima possibile la salvezza con lo Spezia. Gotti? Ho scambiato qualche parola con lui, spero che anche lui sia contento di aver chiuso. Mi ha detto che mi aspetta in allenamento”. Infine una battuta sul gioco con i piedi, per cui il nuovo portiere spezzino è stato spesso criticato in passato: “Io posso fare schifo per chi mi guarda, ma finché il mister mi mette in campo non c’è problema”. Personalità.

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