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Rinnovato il credito d’imposta sul gasolio per pesca e agricoltura

In aumento le risorse del Fondo di Solidarietà nazionale per i danni da siccità

Agricoltura

“L’approvazione delle misure del Decreto Legge Aiuti Bis – spiega la Confederazione Nazionale Coldiretti – rappresenta un altro importante intervento del Governo Draghi per il sostegno a imprese e famiglie”. In questo scenario, “contro il caro carburanti è importante l’estensione del credito d’imposta sull’acquisto di gasolio per le barche da pesca e tutti i macchinari agricoli, in modo da garantire la produzione agroalimentare in un momento difficile per l’agricoltura e la pesca nazionali”. Le dichiarazioni della Coldiretti seguono le decisioni adottate nell’ultimo Consiglio dei Ministri, grazie alle quali saranno messe in atto alcune delle significative misure a sostegno delle imprese agricole richieste dalla Confederazione lo scorso 28 luglio in occasione dell’Assemblea nazionale.

“Tra le richieste avanzate nel corso dell’ultima Assemblea nazionale e accolte dal Governo – spiegano Gianluca Boeri, Presidente di Coldiretti Liguria, e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale, entrambi presenti a Roma lo scorso 28 luglio – è di grande rilievo la previsione di un ulteriore credito di imposta per il terzo trimestre 2022 finalizzato all’acquisto di carburante da parte delle imprese ittiche, motore portante dell’economia ligure, e da quelle agricole. Un credito che, ricordiamo, era stato già riconosciuto agli imprenditori della pesca per il primo e secondo trimestre 2022”.

Sempre in materia di pesca, non si può dimenticare che con la siccità “il settore ittico è stato colpito sia da un’importante riduzione delle vendite – sottolinea Daniela Borriello, responsabile di Coldiretti Impresa Pesca Liguria – che da una diminuzione quantitativa del pescato”. A causa dell’aumento della temperatura dell’acqua nelle aree limitrofe alla costa, infatti, il prodotto ittico si è ridotto. Non potendo, però, spingersi oltre quelli che sono i limiti consentiti, i pescherecci si sono ritrovati a fare i conti con una forte scarsità di pescato. Altrettanto importante è poi “l’aumento di 200 milioni di euro del Fondo di Solidarietà nazionale – concludono Boeri e Rivarossa – per indennizzare le imprese agricole che, oltre ad aver subito danni a causa dell’eccezionale siccità sorta a partire da marzo 2022, non beneficiavano, al verificarsi dell’evento dannoso, della relativa copertura assicurativa”. Accanto ai cali produttivi registrati nelle campagne e alla forte scarsità d’acqua nei pascoli montani, se si parla di siccità a preoccupare oggi sono anche la vendemmia, per la quale già da ora si prospetta un probabile calo del 10% delle uve, e l’allarme registrato negli uliveti, realtà fondamentale per l’economia ligure, dove il caldo rischia di far crollare la produzione.

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