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L'intervento della locale

Rapinato e preso a bastonate, 50enne riconosce i suoi aggressori e li fa fermare

L'uomo li ha riconosciuti seduti a un tavolo di un centro commerciale, ha dato l'allarme, ne è nata una rissa. I due fermati avevano ancora il cellulare che avevano sottratto alla vittima, ora rischiano fino a 10 anni di carcere.

Polizia locale

Sono stati riconosciuti dalla vittima, che avevano rapinato e preso a bastonate, mentre si trovavano in un centro commerciale davanti al comando della Polizia locale. Ora due uomini rischiano dai 5 ai 10 anni di carcere. E’ l’epilogo di quanto avvenuto nei giorni scorsi in Viale Amendola dove gli agenti sono intervenuti per una rissa.

Tutto è cominciato quando un cittadino marocchino di 50 anni e presente in città per motivi di lavoro ha notato due connazionali al tavolo di un bar due facce che per lui erano ben note. In quei volti l’uomo di mezza età ha rivisto quegli stessi sconosciuti che un po’ di tempo prima lo avevano aggredito a bastonate sulla ciclabile di Pegazzano.

Il 50enne ha cominciato a richiamare l’attenzione dei clienti chiedendo di essere aiutato a fermarli ma con gli altri due uomini accusati ne è nata una colluttazione. Da lì a poco la situazione è stata segnalata al Nucleo della Polizia giudiziaria della Locale .

“Il cinquantenne spiegava subito agli Agenti di aver riconosciuto nei due giovani coloro che lo scorso 28 luglio, mentre si trovava sulla pista ciclabile del parco di Pegazzano, lo avevano aggredito con una bastonata e gli avevano puntato contro un coltello, per poi fuggire dopo averlo rapinato del telefono cellulare e del denaro che aveva con sé – si legge in una nota -. L’uomo aveva denunciato il fatto alle Forze dell’Ordine il giorno seguente e ieri, recatosi al centro commerciale, dopo aver visto i due ragazzi seduti ad un tavolo ed essendo sicuro che a rapinarlo fossero stati proprio loro, tentava di trattenerli ed urlava agli altri avventori presenti di rivolgersi al vicino Comando della Polizia locale”.

“Gli agenti recuperavano subito il cellulare di provenienza furtiva – prosegue la nota -, che i presunti rapinatori avevano ancora con sé e del quale tentavano di disfarsi buttandolo sotto i tavoli; veniva parallelamente allertato il soccorso sanitario per prestare le cure del caso al cinquantenne che, nella zuffa, aveva avuto la peggio ricevendo un pugno in pieno volto. I due giovani, risultati entrambi irregolari sul territorio italiano, venivano dapprima condotti in Questura per il fotosegnalamento e, di seguito, nella Caserma della Locale dove, previa informazione al Pubblico Ministero di turno, venivano stilati gli atti di Polizia Giudiziaria conseguenti, formalizzando a carico dei due la denuncia per rapina e, su querela della persona aggredita, risultata essere regolarmente residente in città per motivi di lavoro, anche quella per lesioni personali volontarie”.

Ora i due, già segnalati per essere clandestini e per un precedente reato di resistenza a pubblico ufficiale, rischiano una pena da 5 a 10 anni di reclusione.

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