“Noi sottoscritti componenti dell’Agorà Cultura del Pd della Spezia, iscritti e non iscritti al partito, avendo appreso che la Direzione provinciale e quella regionale hanno individuato una serie di possibili candidature per le prossime elezioni politiche e che la lista include il nominativo di Emanuele Moggia, sindaco di Monterosso e coordinatore dei nostri lavori all’interno dell’Agorà, ci permettiamo di esprimere, a titolo personale e congiunto, un particolare favore per la candidatura di Emanuele”. Si apre così la lettera indirizzata al coordinatore della Segreteria nazionale Pd Marco Meloni, al vice coordinatore Giacomo Possamai, al segretario regionale Dem, Valentina Ghio, e al segretario provinciale spezzino, Jacopo Montefiori, da Silvia Arfaioli, poetessa, Marco Lorenzo Baruzzo, Elda Belsito, consulente culturale, Paolo Bufano, presidente Museo diocesano Sarzana, Flavio Cavallini, sociologo e dirigente Asl, Giorgio Di Sacco, scrittore, Marco Ferrari, scrittore, Franca Landi, ex presidente Centro Solidarietà Immigrati, Marzia Ratti, storica dell’arte, Giovanna Riu, critica d’arte, Marcello Schiaffino, ex sindaco di Levanto, Stefano Senese, ex segretario generale della Camera di Commercio Riviere di Liguria, Maurizio Sergi, presidente del Conservatorio Puccini della Spezia e Pia Spagiari, storica dell’arte.
La candidatura di Moggia, proseguono i componenti dell’Agorà Cultura Pd, “risponderebbe a diverse concorrenti esigenze. Quella di incarnare un fattore di rinnovamento non solo generazionale ed un elemento di attrattività della e nella rappresentanza parlamentare della nostra terra utile ad integrare detta rappresentanza in modo complementare con le preziose esperienze già maturate. Quella di mettere in campo uno stimato sindaco, in conformità ad un orientamento diffuso, e il sindaco di una località – Monterosso – simbolo delle qualità per cui viene apprezzato il nostro territorio e conosciuta in Italia e nel mondo. E l’esigenza infine di dare risalto alla dimensione della cultura – di cui Emanuele è instancabile promotore ed attento testimone – nella consapevolezza che nessun obiettivo – nella salvaguardia dell’ambiente, nella lotta alle diseguaglianze, nella valorizzazione e nella attenta ‘messa a reddito’ del nostro patrimonio naturale ed artistico – potrà dare frutto in assenza appunto di un approccio di tipo culturale”.