Meno di due anni, una Coppa di Danimarca conquistata ed una retrocessione fatale. Finisce qui l’avventura della famiglia Platek da proprietari del SonderjyskE, il primo club calcistico europeo acquistato dai newyorchesi nell’autunno del 2020, a cui sarebbero seguiti Casa Pia e Spezia. Nelle scorse ore Robert Platek ha ceduto il pacchetto di maggioranza della società a due imprenditori danesi, che si preparano ora a rivoluzionare la dirigenza.
Tra la retrocessione nella seconda serie danese e la decisione di disfarsi del SonderjyskE sono passati circa due mesi, ma le ragioni della separazione originerebbero da ben prima. Nelle due stagioni in Danimarca, gli americani hanno più volte cercato gli uomini giusti per avviare un progetto sportivo che funzionasse, come peraltro successo al più piccolo Casa Pia, capace di ottenere una storica promozione.
Ma già al loro arrivo hanno dovuto fronteggiare una certa emorragia di personalità storiche legate al club e alla comunità locale, non esattamente pronte ad accogliere la novità. Il SonderjyskE Fodbold è infatti solo la branca calcistica di una polisportiva con un forte ruolo sociale all’interno della cittadina di Haderslev, di poco più grande di Sarzana. In queste ore sulla stampa danese vengono accusate soprattutto le tecniche di scouting legate alle nuove tecnologie e la prolungata assenza dei proprietari.
I segnali di un allontanamento c’erano tutti, nonostante una recente smentita di Robert Platek. La famiglia americana sarebbe in ogni caso ancora intenzionata ad investire ancora nel calcio europeo, dirottando i propri interessi sulla Spagna e su alcuni campionati dell’Est Europa. Gli approcci per gli olandesi del Vitesse ed i cechi del Viktoria Plzen non sono invece stati approfonditi.