Lo Spezia e Leo Sena hanno trovato l’accordo per la rescissione consensuale del contratto che legava il centrocampista brasiliano al club ligure fino al 2024. Arriva dunque alla fine l’avventura del ragazzo di San Paolo, partito in patria dalla serie B per poi finire a dividere il rettangolo verde con Cristiano Ronaldo dopo una lunga gavetta. L’esito che nessuno avrebbe mai voluto per l’elegante regista di centrocampo portato in Italia da Mauro Meluso e poi promosso sul campo da Vincenzo Italiano.
La decisione si è resa inevitabile, anche per consentire allo stesso Leo Sena di continuare la carriera altrove. Per l’Italia, i suoi parametri fisiologici non ammettono l’attività sportiva agonistica. Altrove invece potrebbero esserci i margini per rivederlo in campo, come successo all’interista Eriksen.
La vicenda di Sena prende una brutta piega nell’agosto del 2021, quando un comunicato dello Spezia parlava delle “alterazioni temporanee di alcuni parametri fisiologici che renderanno necessari ulteriori accertamenti clinici e strumentali” sofferte dall’oggi 26enne calciatore. Era risultato positivo al Covid nel luglio precedente, appena tornato dal Brasile e in vista della partenza della squadra per il ritiro estivo agli ordini di Thiago Motta. Aveva appena firmato un contratto triennale dopo la prima convincente stagione in prestito.
Quella parola – “long Covid” – che si affacciava nelle conversazioni che lo riguardavano, senza perdere la speranza di ritrovarlo un giorno in campo. Un anno di controlli a Roma dal dottor Paolo Zeppilli, punto di riferimento per la cardiologia e la medicina dello sport, tra speranza e prudenza. Non ha più ottenuto il rinnovo della certificazione medico-sportiva agonistica. Prima della partenza per l’Alto Adige, nel giugno scorso, un ultimo test. Ancora non risolutivo. Di lì la decisione di separarsi.