“A fine maggio abbiamo inviato all’Ufficio Parco del Comune di Porto Venere la richiesta sul mancato riposizionamento della boa di segnalazione dell’Area di tutela marina, situata al largo di Punta Beffettuccio e spazzata via, ormai da parecchio tempo, da una mareggiata. La risposta è arrivata: la boa non è stata ricollocata perché non ci sono soldi”. Si apre così l’intervento dell’Associazione Posidonia, corredato da copia dello scambio con l’ente comunale. “La boa in questione verrà riposizionata non appena saranno disponibili le necessarie risorse finanziarie”, spiega la risposta degli uffici. “E’ la conferma di quanto avevamo scritto sulla cancellazione dei finanziamenti al Parco: dal bilancio non si possono reperire neppure le poche migliaia di euro necessarie per riposizionare questa boa. La mancanza di questa segnalazione fa sì che le barche si avvicinino alla costa dell’isola Palmaria, in un tratto, quello di fronte a Porto Venere, che è compreso nell’Area di tutela marina ed è sede di uno dei pochi posidonieti rimasti”, affermano dall’associazione portovenerese; “il transito e l’ancoraggio di imbarcazioni – aggiungono -, come sta succedendo in questo periodo, sono tra le principali cause del deterioramento delle praterie di posidonia”. Per il sodalizio “ancora una volta la nostra amministrazione, alla quale è affidata la gestione del Parco Naturale Regionale di Porto Venere, spicca per la sua ‘originalità'”.
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