“Esiguità del fondo rischi, la pendenza della richiesta di risarcimento danni dell’associazione temporanea d’impresa che era risultante vincitrice della precedente gara, la mancanza della matrice dei rischi, un forte rallentamento nella realizzazione dell’opera e il rischio che la gara vada deserta. Problemi che avevamo immediatamente evidenziato al momento dell’approvazione del piano economico e finanziario per la realizzazione del nuovo ospedale della Spezia. Bollati come ‘disfattisti’ dai totiani, quelle osservazione ora sono state ribadite dal Procuratore della Corte dei Conti della Liguria nella propria requisitoria”. E’ l’amara considerazione di Davide Natale, consigliere regionale del Partito Democratico, che oggi, in occasione della discussione in consiglio del documento di bilancio, ha presentato un ordine del giorno, respinto dalla maggioranza, per chiedere alla giunta di farsi carico delle problematiche venute a galla.
Per il nuovo Felettino, la Corte dei Conti ha chiesto una gestione delle risorse che sia ‘attenta e ponderata’. Natale passa a prendere in considerazione i singoli punti. “È sotto gli occhi di tutti che la riduzione del fondo rischi di un terzo, passando da 15 milioni di euro a 5 milioni, non risponde a nessuna logica, se non quella di mantenere l’investimento da realizzare nel limite delle risorse disponibili, senza preoccuparsi se queste siano sufficienti per realizzare l’opera. – dice il rappresentante democratico -. Quel fondo, alla luce di quello che succede nel campo degli appalti, dovrebbe essere semmai incrementato”.
In merito al secondo rilievo: “La pendenza del giudizio di risarcimento danni dell’ati risultata vincitrice del precedente gara, rappresenta, in caso di soccombenza, usando le parole del Procuratore della Corte, ‘una possibile compromissione’. Ovvero potrebbe pregiudicare seriamente la tenuta dei bilanci dell’ASL 5”.
Il terzo punto riguarda la mancanza della matrice dei rischi. “Documento che ha la finalità di individuare ed analizzare i rischi connessi all’intervento da realizzare – sottolinea Natale -. Rappresenta un problema perché tale documento ‘deve essere utilizzato dalla stazione appaltante, in fase di programmazione, per la redazione del documento di fattibilità economica e finanziaria e per verificare la convenienza del ricorso al partenariato pubblico-privato rispetto ad un appalto tradizionale e, in fase di esecuzione. per il monitoraggio dei rischi’. Il Procuratore afferma quanto da noi sempre rivendicato: la mancanza della matrice dei rischi ha ridotto la possibilità di valutare quale sia la procedura migliore da attuare”.
Nel sottolineare quale “grave danno per la sanità spezzina” significherebbe non ricevere offerte entro il termine del 29 settembre 2022, Natale esprime “la preoccupazione maggiore proprio sulla contendibilità del bando. O meglio, se quanto previsto dal bando risulta essere ancora appetibile per il mercato. Per questo, per impedire che la gara vada deserta, abbiamo chiesto alla giunta di non sottovalutare quanto detto dalla Procura della Corte dei Conti. Ovvero la necessità di ‘un’attenta e ponderata valutazione nella gestione delle risorse, in un settore nevralgico ed a forte impatto come la sanità’”.
“La maggioranza ha bocciato il nostro documento – chiosa Natale -, ma noi continueremo a chiedere di utilizzare le risorse messe a disposizione dal governo per l’edilizia sanitaria ed evitare l’intervento dei privati”.
