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Sprugoleria

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Giovani e meno giovani sul bus senza mascherina. Ma le regole chi le fa rispettare?

Autobus

Mi rendo conto che se continua così, questa pagina rischia di diventare peggio di un cahier de doléance ma ci sono cose sulle quali è difficile trovare qualcuno a cui rivolgersi e io sono sempre stato convinto che l’informazione serve anche a fornire spazio ai cittadini che denunciano cattivi funzionamenti.

Sabato scorso, ad esempio, nella prima mattinata sono andato a San Terenzo con un bus partito da via Bixio con cui sono arrivato sul posto poco prima delle 8.

Il mezzo in breve si è riempito. L’hanno affollato il lavoro nei cantieri disseminati lungo il litorale e la stagione che consiglia le spiagge della costa orientale.

La maggior parte dei passeggeri era regolarmente munita di mascherina; non per tutti era la Fp2 ma qualche cosa è sempre meglio di nulla. Tuttavia, non pochi erano sprovvisti di quella protezione: giovani impavidi che sfidano l’alea del contagio ed ex giovani che ignorano di essere nella fascia debole.

Me ne sto zitto perché è sempre alta la possibilità che la domanda di conformarsi alla normativa si tramuti in un alterco ma quando sale il controllo faccio presente la situazione.

La risposta è precisa. Abbiamo solo compiti amministrativi, non siamo polizia giudiziaria, non possiamo allontanare dal bus chi non si attiene alle regole. Chiedo di allertare una delle tante polizie che abbiamo: La polizia sa già tutto. Poi si allontana e invita i non mascherati a coprirsi il volto altrimenti la gente brontola. La domanda cade nel vuoto ma che vuol dire la gente brontola? Ma se uno riga una macchina, chi di dovere gli dice non farlo altrimenti il padrone brontola oppure è un reato?

C’è l’impotenza dell’operatore ma, essendo abituale frequentatore di mezzi pubblici, constato che la trasgressione alla normativa che contempla l’uso della mascherina è fatto usuale e chi viaggia può confermarlo.

Mi rendo conto che fa difetto una legislazione adeguata che rimedi ai casi maggiormente caldi o almeno ponga un freno contenitivo, ma ritengo che valga ugualmente la pena farsi una domanda.

Dal momento che qualsiasi organo dell’informazione, dall’editoria cartacea a quella on line ed ai notiziari che viaggiano nell’etere, continuano a riportare puntualmente notizie sull’ascesa della curva dei contagi e relativi decessi, che cosa andiamo a dire a chi resti infettato causa la trascuratezza altrui che a quanto ho modo di verificare è tollerata dalle amministrazioni che avrebbero invece il dovere di una più opportuna sorveglianza?

Perché chi non rispetta il prossimo anche in queste cose apparentemente minime ma che invece sono grandi, commette un reato.

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