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Autotrasporto in porto, firmano 15 sigle su 16. Sommariva: “Ha prevalso il buonsenso”. Ma c’è rammarico per il forfait di Msc

Dopo una lunga e complessa trattativa, 15 diverse associazioni delle 16 che rappresentano il mondo delle spedizioni e della logistica, gli agenti marittimi, i terminalisti portuali, gli armatori, gli autotrasportatori e nonché le organizzazioni sindacali dei lavoratori, hanno aderito al documento presentato dall’Autorità di sistema portuale per dirimere la vertenza che, da alcune settimane, aveva interessato il settore dell’autotrasporto nel porto della Spezia.
I problemi erano scaturiti dopo la bocciatura dell’ordinanza da parte dell’“Organismo di Partenariato”, uno degli organi collegiali previsti dalla legge che regola le attività portuali e che ha specifiche competenze sulla materia oggetto del provvedimento.

L’ordinanza, si proponeva di introdurre un tempo massimo di attesa per gli autotrasportatori per lo svolgimento delle operazioni di carico e scarico nel porto della Spezia. Il provvedimento prevedeva altresì sanzioni che sarebbero scattate, per i terminalisti, in caso di superamento dei tempi limite oppure incentivazioni in caso di miglioramento dei servizi. Dopo la bocciatura, che aveva comportato la disapplicazione dell’ordinanza, le imprese di trasporto avevano reagito applicando, per il solo porto della Spezia un sovrapprezzo ai contratti di trasporto di 150 euro.
L’Autorità di sistema portuale, dal canto suo, aveva ritenuto la misura tariffaria introdotta dai trasportatori, penalizzante per i traffici portuali. Le associazioni che hanno aderito alla proposta sono: Associazione Spedizionieri Porto di La Spezia, Aspedo, Assoagenti, Confindustria Sez. Logistica, Uiltrasporti, Fit Cisl, il terminalista Lsct, Anita, Confitarma, Fai, Fita Cna, Confartigianato Trasporti, Assotir, Trasportounito, Filt Cgil.

I contenuti del documento prevedono il ripristino dei tempi massimi di attesa per i trasportatori abolendo il sistema sanzionatorio, nuove modalità di tracciamento dei tempi di svolgimento delle operazioni in porto, certificati dall’Adsp e a partire dal prossimo 1° gennaio 2023, un sistema satellitare di controllo dei flussi tale da fornire, in tempo reale, il numero dei camion in arrivo dalle diverse direttrici autostradali verso il porto della Spezia. Si prevedono inoltre impegni di migliore gestione dei trasporti di container vuoti da parte dei svariati soggetti che organizzano i trasporti. I miglioramenti riguarderanno l’ottimizzazione dei viaggi e la riduzione dei disagi e degli extra costi per le imprese di trasporto anche mediante l’utilizzo delle aree retroportuali. Oltre al ripristino dei tempi massimi di attesa il documento contiene la previsione della costituzione di un “Tavolo Permanente di Consultazione” sui temi dell’autotrasporto.
Tale sede di confronto si riunirà già il prossimo 2 agosto ed affronterà, quale primo tema, quello della gestione dei container vuoti e del funzionamento delle aree retro portuali. Il tavolo permanente avrà altresì l’obiettivo di stipulare, fra tutte le parti interessate, un “Accordo di Programma”, strumento specifico previsto dalla legge che regola l’Autotrasporto per disciplinare, fra imprese e committenza, le modalità di esecuzione dei trasporti, ivi compresa la previsione di indennizzi a fronte di determinate condizioni di disagio. Il “tavolo” avrà anche funzioni consultive nei confronti dell’Adsp, promuovendo un esame congiunto dei monitoraggi sui flussi di traffico e sui tempi di permanenza in porto nonché formulando proposte in merito ai contenuti delle ordinanze.
Si tratta di una delle esperienze più avanzate esistente nei porti italiani di gestione, coordinata e condivisa, della questione dei trasporti stradali in relazione alle infrastrutture portuali, coinvolgendo un ampio spettro di soggetti che rappresentano il ciclo delle merci.

A seguito dell’adesione al documento ed ai sui contenuti, le imprese di autotrasporto si sono impegnate a revocare il sovrapprezzo applicato alla Spezia. Soltanto l’associazione armatoriale Assarmatori ha ritenuto di non aderire al documento, adducendo il rischio che gli eventuali disservizi possano ricadere per la maggior parte sulle compagnie di navigazione, che il 2 agosto sia una data nella quale manchino i presupposti per risolvere il tema della gestione dei container vuoti e che il trasporto degli stessi container nelle aree retroportuali produrrebbero costi che sarebbero, secondo Assoarmatori, ad esclusivo carico delle linee marittime.
Il presidente Sommariva così commenta l’intesa: “Ha prevalso il buon senso. Il porto fa un passo in avanti verso la modernizzazione e la digitalizzazione di processi complessi. Viene consolidato il metodo del dialogo e del reciproco ascolto fra i diversi portatori di interesse. Mi spiace, ed esprimo rammarico, per la mancata adesione di Assarmatori. Ritengo ci si sia focalizzati troppo sul tema dei container vuoti sminuendo la portata generale del documento che pure è stato comunque apprezzato. Ha finito così per prevalere una visione particolare su un singolo tema. Auspico tuttavia, che l’apprezzamento generale espresso possa portare, in futuro, Assarmatori a rivedere la propria posizione. Il porto della Spezia non può fare a meno, su temi così delicati per il suo funzionamento, del contributo dei principali associati di Assarmatori vale a dire le imprese di navigazione che fanno capo al gruppo Msc”.

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