Il borsino del ritiro aquilotto riscrive le gerarchie dell’attacco. Quando mancano solo tre allenamenti ed un’amichevole al ritorno in città, le indicazioni che si colgono dai primi vagiti dell’era Gotti sono già di grande interesse. E’ appena partito un treno ed il primo ad esserci salito è sicuramente M’Bala Nzola, lodato pubblicamente dal tecnico in ogni occasione utile. Un approccio che ricorda molto quello che Italiano applicava all’angolano, calciatore che ama sentirsi indispensabile.
Ma poi c’è un discorso puramente tecnico e tattico a premiare in questo momento Nzola. L’Udinese di due stagioni fa serva da traccia. La coppia di attaccanti era composta ad un certo punto da Okaka e Lasagna: uno più strutturato che veniva incontro e riceveva il lancio diretto, uno rapido che si allargava a creare gli spazi ed era bravo a stare sulla linea del fuorigioco. Il primo compito si cuce perfettamente addosso a Nzola, in campo 90 minuti contro il Bochum. Per il secondo si è già aperto il casting.
In teoria Janis Antiste pare poter indossare quell’abito perfettamente, ma bisogna capire le motivazioni del calciatore. Come molti suoi compagni di reparto, ha dovuto mordere il freno durante buona parte della gestione Thiago Motta. Se Nzola pare aver tramutato le scorie in nuove motivazioni, per il francese la cornice personale è ancora da definire. Sempre ricordando che si tratta di un elemento di soli 19 anni, che in quel ruolo può soffrire la concorrenza di Daniele Verde, utilizzato contro i tedeschi proprio da seconda punta.
Lo Spezia crede ciecamente in Antiste, non a caso l’acquisto più importante di tutto il mercato 2021, quello fondativo del nuovo progetto americano. Ma questi giorni rimangono decisivi per convincere Gotti a puntare su di lui. Discorso in parte valido anche per David Strelec, che ha caratteristiche ancora diverse e nel reparto a due potrà finalmente agire soprattutto da uomo d’area, habitat in cui sembra poter dare il massimo.
Con Emmanuel Gyasi come sempre utilizzabile da jolly, dalla fascia agli undici metri, il calciomercato porterà sicuramente almeno un altro attaccante. Per adesso nulla si muove realmente, ma l’idetikit è quello di una prima punta con capacità nel gioco aereo. Le squadre di Gotti sono tradizionalmente particolarmente prolifiche nei cross e, con la partenza di Manaj, manca un profilo di quel tipo in rosa. Il nome giusto si materializzerà probabilmente solo nella seconda metà di agosto, a campionato iniziato e quando le richieste si abbasseranno.