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Delibera regionale

Parco Magra, idea ampliamento. Entrerebbero anche Castelnuovo, Luni e Spezia

"Obiettivo generale delle aree contigue proposte è promuovere nuove opportunità per la valorizzazione del territorio".

La sede dell'ente Parco di Montemarcello-Magra

Si profila la possibilità di un ampliamento del territorio del Parco di Montemarcello, Magra e Vara. Nei giorni scorsi la giunta regionale ligure ha infatti deliberato all’unanimità di promuovere un’intesa con l’ente Parco Magra “ai fini dell’individuazione di due nuove aree contigue al Parco”, e di trasmettere il provvedimento in Via Paci ai fini appunto del raggiungimento dell’intesa, sulla quale si esprimerà il Parco attraverso deliberazione del proprio consiglio. La pratica, proposta dal vice presidente e assessore ai Parchi Alessandro Piana, esponente Lega, riguarda l’inclusione entro il perimetro del Parco di un’area di oltre 1.150 ettari, localizzata nei comuni di Ameglia, Castelnuovo Magra, Luni e Sarzana, e di una di circa 16  ettari, distribuita nei territori comunali di Lerici e La Spezia. Per Castelnuovo, Luni e il capoluogo provinciale sarebbe un ‘esordio’ nel Parco.

“Obiettivo generale delle aree contigue proposte – spiega la relazione tecnica allegata al provvedimento – è di promuovere nuove opportunità per la valorizzazione del territorio gravitante sul Parco naturale di Montemarcello Magra Vara, finalizzata alla promozione delle attività agro-silvo-pastorali e tradizionali, nonché delle attività ricreative, di educazione, di fruizione e di gestione faunistica compatibili. Si intende altresì contribuire al sistema omogeneo individuato dagli assetti naturali dei luoghi, dai valori paesaggistici ed artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali armonizzato con la Rete ecologica regionale così come definita dall’art. 3 della legge regionale 10 luglio 2009, n.28. I confini sono definiti sul territorio ricalcandone elementi certi, quali strade, ferrovie, corsi d’acqua, al fine di rendere più agevole la gestione da parte dell’Ente Parco”.

L’area contigua più grande include una porzione di 486 ettari della Zona speciale i conservazione ‘Piana del Magra’, il cui  ente gestore è lo stesso Parco, nonché, interamente, l’Oasi Marinella (quasi 400 ettari), zona di divieto venatorio. Mentre l’eventuale ampliamento nei territori lericino e spezzino riguarderebbe una zona a ridosso di Pitelli e della località Tre Strade. QUI, tratte dalla relazione, le tavole con le due aree considerate dalla delibera.

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