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Un'ipotesi tattica

Per Daniele Verde un ruolo alla De Paul nello Spezia di Gotti

Il prossimo tecnico aquilotto disse del 3-5-2: "Ho continuato a utilizzarlo per valorizzare al meglio un giocatore come De Paul". Da numero 10 che amava partire largo, lo ha fatto giocare mezzala e lanciato a livello mondiale. Con la partenza di Maggiore, si apre un buco proprio in quella parte del centrocampo.

Daniele Verde

La domanda anticipa ancora le prime scelte di Luca Gotti: come incastrare Daniele Verde in un ipotetico 3-5-2? In verità il modulo non è un mantra per il tecnico veneto, che lo adottò a Udine anche perché da quelle parti è una tradizione di lungo corso. Ma ci sono buone possibilità che si vada su quel tipo di approccio, soprattutto se il mercato porterà quegli elementi già avuti in Friuli che Gotti ha richiesto, per cui anche ieri si sono avuti colloqui con personalità vicine ai Pozzo.

La storia tattica del numero 10 aquilotto è nota. Si è sempre ritenuto un attaccante esterno nel reparto a tre e ha viaggiato tra Spagna (Valladolid) e Grecia (AEK Atene) per poter trovare un contesto ideale alle sue caratteristiche. Poi è arrivato lo Spezia di Mauro Meluso a dargli l’opportunità di riconquistare la serie A. L’anno scorso sono arrivati 8 gol e 6 assist, una firma sul rinnovo in un momento delicato che ne fa un patrimonio da non disperdere.

“Ho continuato a utilizzarlo per valorizzare al meglio un giocatore come De Paul. I calciatori come lui vanno messi in condizione di poter rendere al meglio e secondo me quello è un modulo che si adatta molto alla sue capacità”, disse Gotti a proposito del 3-5-2. L’argentino veniva anch’egli dall’esterno con piede invertito (ma, a differenza di Verde, è un destro) prima di essere reinventato mezzala da Gotti.

Rodrigo De Paul e Matteo Ricci

 

In mezzo un regista-interdittore che lasci ai braccetti il compito di verticalizzare. Nello Spezia, che deve ancora trovare il suo perno di centrocampo viste le incertezze su Leo Sena, c’è Bastoni a sinistra ma non ci sarà Maggiore a destra, molto vicino alla cessione al Torino. Lì potrebbe finire proprio Verde, a cui verrebbe garantito di ricevere il pallone guardando la porta, come preferisce, e di poterlo portare in avanti.

Come De Paul, che a Udine è diventato calciatore di livello mondiale, brilla nel tiro, vede l’ultimo passaggio, calcia le palle da fermo e non disdegna di inserirsi. Poi ci sarebbe tutta la fase di non possesso da organizzare, per una squadra che si prospetta più concreta che sbarazzina. “Credo di aver iniziato a capire qui, con Luca Gotti, che il mio ruolo era a centrocampo, da mezzala – disse De Paul -. In Nazionale il ct mi ha detto cosa voleva da me e ho capito che potevo essere titolare anche lì”.

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