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La decisione tra giovedì e venerdì

Giunta, la quadra potrebbe arrivare con due donne di Fratelli d’Italia. Possibili un esordio coi fiocchi e uno assoluto

I nodi sono giunti al pettine ormai da giorni ed entro la settimana dovrebbero essere sciolti. La formazione della giunta spezzina da parte del sindaco Pierluigi Peracchini non è ancora ultimata e le problematiche sul tappeto sono quelle già segnalate da CDS oltre una settimana fa: da un lato la necessità di garantire la presenza di almeno 4 assessori donna sul totale di 9, dall’altra camminare sul sottile filo degli equilibri tra le forze politiche, ma anche all’interno delle stesse. Il terremoto interno a Fratelli d’Italia, per esempio, è una delle motivazioni che hanno prolungato le incognite sino a oggi. Ma è forse proprio grazie al partito di Giorgia Meloni che il primo cittadino potrebbe estrarre dal cilindro in un colpo solo due donne per la giunta. Se il nome di Maria Grazia Frijia è in pole position, non solo per un assessorato ma anche per l’incarico di vicesindaco, l’altro che potrebbe uscire da FdI è quello di Daniela Carli, che dall’esordio in Consiglio comunale potrebbe balzare direttamente a ottenere qualche delega.
Se i nomi che circolano su radio Palazzo civico venissero confermati a completare le quattro rappresentanti femminili dovrebbero essere la totiana Manuela Gagliardi e la leghista Patrizia Saccone, che verrebbero affiancate rispettivamente dai colleghi Kristopher Casati e Lorenzo Brogi.
Resterebbero da riempire tre caselle, teoricamente tutte da coprire con nomi delle due liste civiche del sindaco, coinvolgendo anche uno degli esponenti di Noi con l’Italia. Se Giacomo Peserico è da molti considerato inamovibile dopo il buon lavoro dell’ultimo anno alla politiche di bilancio, a giocarsi i due posti in giunta potrebbero essere Marco Frascatore, Marco Tarabugi, i costiani Salvatore Piscopo o Francesco Ponzanelli o ancora l’ex presidente del Consiglio comunale Giulio Guerri. Tenendo sempre a mente che è da individuare anche il successore di Guerri alla gestione dei lavori del parlamentino spezzino.
Rimane fuori dalla spartizione degli incarichi la lista Unione di centro, che potrebbe leccarsi le ferite con la nomina alla presidenza di una partecipata, mentre per il momento non sembra esserci alcuno spazio per Forza Italia, incapace di eleggere un consigliere e pertanto voce di secondo piano nella coalizione spezzina.
Una annotazione: nel caso in cui uno tra Guerri e Marco Zamponi (i due consiglieri eletti della lista Spezia vince) dovesse essere pescato per comporre la squadra della giunta al suo posto subentrerebbe Mirian Mercedes Rodriguez, la prima dei non eletti della stessa lista. Si tratterebbe dell’esordio di una rappresentante di una comunità straniera all’interno di Sala Consiglio, il segnale evidente e tangibile di come anche alla Spezia sia presente una società multietnica e multiculturale.

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