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Una storia spezzina

Shelley e l'anniversario

Villa Magni, il mare e una strada che non c’era

Villa Magni

Si celebra in questi giorni il bicentenario della presenza di Shelley a San Terenzo a villa Magni, la sua ultima dimora terrena. Morì, infatti, l’8 luglio per il naufragio del battello su cui viaggiava. La casa, lo vediamo nelle foto e stampe ottocentesche, dava direttamente sulla spiaggia mentre ora è ben distante dall’arenile e dal mare: la palazzina non s’è mai mossa ma un intervento dell’uomo ha modificato il paesaggio primitivo. San Terenzo comunicava soprattutto via mare. Neppure esisteva una strada per Lerici. Penso che sicuramente sarà esistito un sentierino per raggiungere a piedi il più importante borgo, ma una carrabile non c’era. Lo dicono proprio le testimonianze iconiche del tempo che mostrano la casa stretta fra la collina ricca di vegetazione e la distesa sabbiosa della battigia.

Villa Magni

Neppure, però, mancano i documenti cartacei. L’antica stampa periodica spezzina, in una corrispondenza da Lerici, registra che quella amministrazione comunale delibera nel 1880 di realizzare un collegamento litoraneo per congiungere i due borghi marinari fino a quel momento separati. La bella strada che in macchina o a piedi percorriamo oggi, è figlia di quell’idea di centoquarantadue anni fa. Il sistema infrastrutturale era assai diverso dall’odierno: in quei lontani anni al posto della macchina andava di moda il cavallo di San Francesco e le mani della gente del posto erano assai callose per aver impugnato troppi remi. Però, il territorio andava crescendo sfruttando l’onda parecchio lunga e dell’evoluzione dei tempi e degli effetti indotti dalla venuta dell’Arsenale, undicenne quando si delibera la strada. Però, la decisione di fare la strada ha una rilevanza anche dal punto di vista storiografico.

Villa Shelley

Una querelle è se l’Arsenale compromise o meno la possibilità per l’intero territorio del Golfo di godere di un prospero avvenire turistico grazie a premesse ben avviate. Ma era davvero pensabile che potessero venire forestieri in posti con simili difficoltà di accesso? Anche villa Magni sul mare dimostra che il successo dell’eventuale opzione turismo non dipese dall’Arsenale ma da ben altri fattori. Però, la palazzina è bella ed è bello rivedersela. Un mese prima di morire Percy scrisse all’amico poeta Leigh Hunt: “Abitiamo una casa bianca, con archi, vicino alla cittadina di Lerici. Desidero molto che tu non debba andare oltre Lerici, ma temo che lo farai. Però, getta lo sguardo sulla casa bianca e … think of us, pensa a noi”. I do, dear. Davanti ai cinque archi bianchi sento i versi scritti lì, vedo la tua tragica fine e il chiurlo che roteò sulla pira che ti consumava.

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