Quanto dobbiamo spendere di più rispetto all’anno scorso per merci e servizi? A questa domanda intende rispondere un recente articolo di Infodata – IlSole24Ore realizzato sulla base dei dati Istat inerenti l’inflazione nelle varie zone d’Italia. Ebbene, guardando alla Spezia e provincia, si rileva – dato notorio e in linea con il quadro generale – che l’incremento più corposo riguarda l’energia (elettrica, gas e altri combustibili), con un incremento del 58.1 per cento; decisamente importante, sebbene inferiore alla media nazionale (+64.8 per cento). Seconda piazza, sempre guardando allo Spezzino, per i servizi di alloggio (alberghi, pensioni, villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù ecc.): +15.8 per cento, qui superiore alla media nazionale (+12.5). Terza voce i servizi di trasporto, aumentati del 14.8 per cento, un punto percentuale sopra il dato italiano.
E incrementi spezzini sopra il 10 per cento si segnalano anche per gli ‘altri beni durevoli per ricreazione e cultura’ – su del 12.6 per cento nella nostra provincia; più 11.8 per cento il dato nazionale -, in cui rientrano voci quali beni per la ricreazione all’aperto, caravan, aeroplani, imbarcazioni, cavalli e pony, grandi articoli per gioco e sport. Superiore ai 10 punti percentuali altresì la crescita delle spese di esercizio per i mezzi di trasporto, salita nello Spezzino dell’11.3 per cento (più 12.9 l’incremento medio nazionale).
Ma c’è anche qualcosa che costa meno. In particolare vanno giù dell’11,6 per cento apparecchi telefonici e telefax, del 7.2 apparecchi televisivi, fotografici e informatici, del 3.4 l’istruzione universitaria e del 3.3 i pacchetti vacanze, tutti dati in linea con quello nazionale.
A livello complessivo, l’inflazione nella nostra provincia è al 7.2 per cento, di poco superiore alla media nazionale (6.9 per cento, dato di maggio 2022).