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Al terminal crociere

Di Sarcina torna a Spezia per presentare il suo romanzo d’esordio

Francesco Di Sarcina

Francesco Di Sarcina, ex Segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, e da pochi mesi Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale – Augusta e Catania, presenterà il suo romanzo d’esordio, Marsili, edito dalla casa editrice “Il Filo di Arianna”, lunedì 27 giugno, alle 18, presso il Terminal 1 di Largo Fiorillo alla Spezia. Nelle sue quattrocento pagine il libro, che verrà presentato da Angelo Ciccio Del
Santo, fa scoprire al lettore il Marsili, il più grande vulcano sommerso del Mediterraneo, che è il baricentro di una storia fosca, legata al traffico illegale di rifiuti pericolosi, costruita sullo sfondo di reali avvenimenti.

Questa in sintesi la trama: due ricercatori italiani si imbattono accidentalmente nelle sagome di quattro relitti semi insabbiati lungo la parete sud del vulcano sommerso Marsili. È una scoperta sconvolgente, che metterà alla luce un complesso intrigo internazionale sul cui sfondo si agita il malaffare legato al traffico illecito di rifiuti, alle cosiddette “navi a perdere” o “navi dei veleni”. Misurina, Athina R., Capt. Petros, Old Father, Silenzio, Andalusia, ASO, Barbara, Elbe, Monte Pellegrino, Sofia, Maria Pia M., Panayiota, Michigan, Rigel, Celiktrans II, Four Stars l, Et Suyo Maru, Selin, Yvon, Despo, Comandante Rocio, Jolly Rosso, Alessandro I, Arcobaleno, Scaieni, Cunski, Marineta, Yvonne, Marco Polo, sono solo alcuni dei nomi delle navi disperse nel Mediterraneo tra il 1979 ed il 2000 in circostanze misteriose, e con carichi sospetti.

I protagonisti della storia narrata da Di Sarcina lavorano per sventare un pericolo mondiale, pagandone un caro prezzo. La storia, avvincente fino all’ultima pagina, si snoda tra la Sicilia, Londra, Dublino, Roma, la Svizzera e La Spezia, quest’ultima al centro delle cronache, anni fa, per la vicenda legata alla Jolly Rosso e alla collina di Pitelli. Di Sarcina, figlio di un direttore di macchina, da bambino accompagnava spesso il padre nei suoi viaggi a bordo delle piccole navi passeggeri di linea, che collegavano settimanalmente la Sicilia, le Isole Eolie e Napoli. “Fu così che appresi del Marsili, il vulcano gigante sommerso nel mar Tirreno che, ignari, tenevamo alla nostra sinistra
con la chiglia della nave tutte le volte che, lasciata 1a rada di Stromboli, ci dirigevamo alla volta del porto di Napoli impiegando una intera notte di navigazione”. Una storia che Di Sarcina ha coltivato nella sua fantasia di bambino fino a trovare il coraggio di trasformarla in scrittura.

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