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Mozione approvata

“Dopo decenni finalmente l’impegno ad affrontare il tema della convivenza con i container”

Battistini, Menconi e Cucchi: "Da Mondini un ripensamento mosso da futili motivi".

Eva Battistini, Niccolò Menconi, Emanuele Cucchi

Come riportato nei giorni scorsi, il consiglio comunale di Santo Stefano Magra ha approvato la mozione a firma Eva Battistini, Niccolò Menconi, consiglieri di maggioranza, ed Emanuele Cucchi, capogruppo della forza di opposizione ‘Uniti per cambiare Santo Stefano’, sulla regolamentazione dell’area retroportuale, con particolare riferimento al tema container. “La mozione – così in una nota i consiglieri Battistini, Menconi e Cucchi– nasce da una serie di incontri che ci hanno visti collaborare anche con il capigruppo di ‘Salute e ambiente’ Luciano Mondini al fine di ottenere un unico testo condiviso che rappresentasse una mediazione al rialzo tra le mozioni precedentemente presentata, molto simili tra loro”. Mozioni proposte una dai sottoscritti Eva Battistini e Niccolò Menconi e un’altra da Emanuele Cucchi. “Con il voto favorevole del consiglio comunale di Santo Stefano – aggiungono i tre consiglieri -, eccezion fatta per l’astensione del consigliere Mondini, che riteniamo un ripensamento mosso da futili motivi, dopo decenni silenti finalmente si impegnano la sindaca e la giunta comunale ad affrontare fattivamente la problematica della convivenza con i container”.

“Si prevede infatti nell’ immediato – proseguono Battistini, Menconi e Cucchi – un’intensificazione dei controlli sul rispetto delle altezze consentite alle pile di container, ovvero 12 metri (5 container impilati) come previsto dal Piano Urbanistico Comunale, rendendo possibile per la Polizia Locale effettuare sanzioni amministrative ripetibili non inferiori a 300 euro in caso di irregolarità e la creazione di una fascia verde (file di alberi ad alto fusto) nella fascia di confine delle aree adibite a deposito container. Inoltre la sindaca e la giunta sono impegnati, entro il limite massimo di sei mesi, ad effettuare una verifica procedurale tramite parere legale al fine di istituire un regolamento comunale specifico sull’area retroportuale che permetta la regolamentazione di una distanza minima tra le pile di container e le proprietà pubbliche e private (al momento inesistente) equivalente o superiore all’altezza della pila di container (quindi da minimo 12 metri) in modo da garantire la sicurezza e non ridurre l’areazione e l’esposizione al sole, garantendo al contempo che l’impatto acustico generato dallo spostamento dei container rispetti i limiti stabiliti dal piano di zonizzazione acustica; in questo senso si renderà necessario procedere quanto prima con i dovuti monitoraggi per avere un quadro chiaro della situazione”.

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