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Frijia probabile vicesindaco

Quote rosa e mal di pancia, la formazione della giunta si complica. Ma il verdetto è atteso in settimana

Pierluigi Peracchini

Stando alle parole del sindaco Pierluigi Peracchini, quella appena iniziata dovrebbe essere la settimana buona per l’annuncio della composizione della giunta comunale. Non è comoda la posizione del primo cittadino, che nei mesi precedenti il voto, durante l’incontro decisivo per il ricompattamento del centrodestra a suo sostegno, andato in scena all’Nh hotel, aveva preannunciato la volontà di garantire un assessore a ognuna delle forze politiche che lo appoggiavano. Un’affermazione più volte riportata e mai smentita, che secondo i più lascerebbe comunque fuori Forza Italia, l’unica lista che non è stata in grado di ottenere un consigliere comunale tra quelle del centrodestra spezzino.

Dopo aver dapprima tentato di procedere sulla strada di un assessore per partito, mantenendo per le sue liste quattro poltrone in giunta e quella del presidente del Consiglio comunale, Peracchini negli ultimi giorni si è trovato costretto a fare marcia indietro. Gli alleati di maggiore peso, infatti, non hanno visto di buon occhio la proposta, eccessivamente sbilanciata a favore del sindaco, nonostante l’ottimo risultato ottenuto dai simboli civici che lo hanno portato a volare oltre il 50 per cento al primo turno. I proverbiali mal di pancia che hanno agitato gli ultimi giorni della scorsa settimana hanno colpito in particolare Fratelli d’Italia, primo partito tra quelli alle spalle delle liste civiche, dove sarebbe esplosa in tutta la sua gravità una lotta tra il consigliere regionale Sauro Manucci e il coordinatore provinciale Davide Parodi, che alcune voci vicine al partito di Giorgia Meloni vorrebbero addirittura pronto a presentare le dimissioni.

Posato il Cencelli, Peracchini potrebbe accettare di allargare i cordoni della borsa nei confronti di FdI, lista Toti e Lega, forze politiche che, giunte nell’ordine, aspirerebbero a due rappresentanti in giunta comunale. Due anche per le liste civiche peracchiniane, oltre a un terzo nome della cerchia del sottosegretario Andrea Costa. Sempre appannaggio del primo cittadino anche l’individuazione del presidente del Consiglio comunale. Rimarrebbe così a bocca asciutta la lista di Unione di centro che ha ottenuto meno di 800 voti e alla quale potrebbe però toccare la presidenza di una partecipata.

Prendendo per buona questa distribuzione per Fratelli d’Italia si fanno i nomi di Maria Grazia Frijia, cui andrebbe anche il ruolo di vicesindaco, e di Andrea Salmeri, responsabile provinciale sicurezza del partito. Dalle fila civiche dovrebbe emergere senza alcun dubbio Giacomo Peserico, insieme a uno tra Marco Tarabugi e Marco Frascatore, entrambi con un quinquennio di esperienze a Palazzo civico e capaci di raggranellare molti voti. Nell’area costiana si segnala uno tra Salvatore Piscopo e Francesco Ponzanelli, mentre nella lista della Lega oltre al nome quasi sicuro di Lorenzo Brogi si affiancherebbe quello di una donna, da individuare tra la votatissima Patrizia Saccone e la vicesindaco uscente Giulia Giorgi.
Altra nomina rosa per la lista Toti, dove sembra certa di un posto in giunta Manuela Gagliardi alla quale farebbe compagnia uno tra Kristopher Casati e Luca Piaggi.
All’appello mancherebbe però ancora il nome di una donna per garantire la rappresentanza di genere.
Per il posto da presidente del Consiglio comunale, infine, la casella potrebbe essere riempita da uno tra Frascatore e Tarabugi, ma c’è anche chi scommette sul sempreverde Giulio Guerri, che ha già ricoperto il ruolo per cinque anni.

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