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"speriamo che gli aumenti non ci levino troppo ossigeno"

Turismo, il lavoro c’è per Ncc e taxi ma i rincari fanno penare e mancare i pezzi di ricambio per i mezzi

Il caro carburanti pesa e si abbatte anche sulla manutenzione dei mezzi che, in alcuni casi, restano fermi nelle officine per settimane. Da Confartigianato i tassisti: "Abbiamo chiesto al Comune della Spezia una licenza ad uso sostitutivo per non creare disagi al servizio". Gli Ncc dell'associazione: "I contratti vengono stipulati a distanza di tempo, se nel mezzo aumentano i prezzi, certamente non possiamo cambiarli all'ultimo con il viaggio già prenotato". Nicola Carozza: "Servono interventi urgenti".

Il turismo è tornato. E’ un dato di fatto ma non è tutto oro quello che luccica e lo sa bene chi offre un servizio fondamentale come il trasporto. Nel caso specifico di tassisti e noleggio con conducente non c’è soltanto il costo del carburante, oggi supera i due euro al litro, ma si aggiunge anche il rincaro sulle manutenzioni di mezzi in continuo movimento come auto e van. Sul tavolo degli Ncc si aggiunge anche un’altra problematica: la difficoltà di trovare lavoratori stagionali. Per alcuni il personale è arrivato in sei mesi e si è ritenuto fortunato, nella speranza che le nuove risorse acquisite possano reggere i tempi e i ritmi di una stagione dove il lavoro non mancherà. Un punto della situazione dettagliato arriva da Nicola Carozza Responsabile Confartigianato Trasporti La Spezia, Daniele Da Costa rappresentante della categoria taxi e Ivano Cappelli rappresentante di categoria per gli ncc.

 

Il carburante supera i 2 euro al litro

Carburante supera i 2 euro il 17 giugno 2022

 

“Crescono nel complesso – spiega Nicola Carozza – i costi nel settore del Trasporto persone: taxi, ncc, bus operator. L’aumento del prezzo del diesel, che al distributore era un anno fa di 1,35 euro al litro, è arrivato in queste ore ad una media di oltre 2 euro. Tra gli effetti dell’aumento del carburante tra i turisti italiani c’è anche quello della crescita nella domanda di trasporto, perché anche gli italiani vengono in vacanza alla Spezia usando il treno e poi per spostarsi devono usare bus e taxi, ncc. L’intervento governativo non è stato sufficiente a fermare la corsa al rialzo e probabilmente servono strumenti nuovi che permettano di assorbire le perdite di fatturato delle imprese. Servono a nostro avviso rimedi immediati come un intervento temporaneo sull’Iva, una defiscalizzazione oppure un nuovo taglio alle accise”

Ncc e Taxi offrono servizi differenti. I primi applicano la contrattazione, i secondi no ma entrambi subiscono pesantemente l’altalena dei prezzi. Per gli Ncc Ivano Cappelli spiega: “Oggi in alcuni distributori il diesel costa 2.07 euro. La situazione è più che drammatica perché oltre al costo della benzina c’è il tema legato alla manutenzione, le bollette. I rincari ci sono anche per quelle attività che erogano a noi i servizi, ad esempio il gommista, il meccanico. Facendo una stima approssimativa gli aumenti totali arrivano al 30 per cento. I rincari sono a 360 per cento. Noi speravamo nella ripresa del lavoro, dopo la pandemia. Le aziende del nostro settore sono state ferme con un calo del lavoro, come è stato ad esempio per me, del 93 per cento. Come presidente regionale nella mia categoria per fronteggiare la situazione siamo riusciti a stipulare un accordo per il trasporto scolastico con Atc che ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo per due inverni. Nonostante questo supporto alcune aziende hanno dovuto fare dei ‘tagli’ che nel nostro settore si traducono con il mezzo fermo, l’assicurazione sospesa, si fermano l’attività e con amarezza i dipendenti”.

“La ripresa la stiamo vedendo adesso anche se notiamo ancora la mancanza di turisti con maggiore capacità di spesa e di crociere che portano questa clientela al momento ne arriva uno a settimana – aggiunge -. E’ il caso dei russi e in questa circostanza ha influito il conflitto in corso con l’Ucraina. Quindi per noi la ripresa è parziale. Anche sul tema della contrattazione la situazione non è affatto semplice. I contratti vengono stipulati a distanza di tempo, se nel mezzo aumentano i prezzi, certamente non possiamo cambiarli all’ultimo con il viaggio già prenotato“.

Altro tema toccato è quello dei lavoratori stagionali. “Io sono riuscito ad assumere oggi una persona – conclude – e la cercavo da gennaio. Non è solo un tema legato al tipo di patente che serve per fare questo lavoro, ma è anche un discorso di disponibilità, flessibilità. Alcuni servizi arrivano all’ultimo momento. Ho avuto anche contatti con persone che percepivano il reddito di cittadinanza e con qualche lavoro al nero raggiungevano la stessa cifra che sarebbe stata applicata ad un contratto da 1.500 euro”.

Daniele Da Costa responsabile della categoria Taxi elenca alcuni punti critici che stanno affrontando e illustra una proposta rivolta direttamente al Comune della Spezia. Non va dimenticato che le tariffe dei taxi sono stabilite a livello locale e non possono essere modificate in alcun modo. Elemento che con il rincaro dei prezzi complica ancora di più le carte in tavola.

I costi gravano direttamente su di noi – dice -. Dietro il rincaro dei carburanti c’è un seguito di aumenti a catena. I costi si allineano a quelli degli Ncc. La stagione turistica per noi è partita e ci sta aiutando, le navi non sono pienissime, ma non ci lamentiamo. Speriamo che gli aumenti non ci levino troppo ossigeno. In questo momento abbiamo anche un problema enorme con i pezzi di ricambio, in passato era necessario un giorno mentre oggi si arriva ad attendere anche un mese. Abbiamo chiesto al Comune il rilascio di una licenza ad uso sostitutivo dei nostri mezzi, una sorta di auto di cortesia, per scongiurare possibili disservizi. L’auspicio è che possa arrivare il prima possibile. Il problema dei pezzi di ricambio, anche per i più semplici, è emerso nel periodo di maggio“.

 

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