LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Partito democratico

La critica di Giannetti: “Sono mancate consistenza della proposta politica e reale innovazione”

Martina Giannetti

“E’ giusto assumersi le proprie responsabilità e prendere atto della sonora sconfitta incassata a Spezia. Abbiamo pensato che per produrre una rottura con il passato, anche nostro, fosse sufficiente cambiare schema costruendo una larga coalizione di centrosinistra, ma l’esito delle urne ha chiaramente sancito che questa operazione ha risposto soltanto parzialmente agli interessi o alle aspettative delle elettrici e degli elettori, a cui invece sono mancate consistenza della proposta politica e reale innovazione, sia in termini di metodo che di contenuti”. La dura analisi del risultato elettorale è di Martina Giannetti, più votata tra i consiglieri eletti nella lista del Partito democratico e pronta a fare il suo esordio in Consiglio comunale.

“Non è un caso – prosegue Giannetti – che in tutte le città al voto siano state premiate le candidature dei Giovani e delle Giovani Democratiche, a partire dalla mia fino a quelle di Antonio Bertani a Chiavari e Davide Patrone a Genova, entrambi segretari dell’organizzazione giovanile, che hanno fatto campagna su proposte identitarie relative alle politiche giovanili e che propongono una prospettiva di rinnovamento anche interna al partito. Dobbiamo lavorare, partendo da questa speranza, sulla costruzione di una proposta politica concreta e coraggiosa che passi per un’opposizione autorevole e costante. Questioni come l’abbattimento delle diseguaglianze, l’inclusività, per essere realmente affrontare necessiteranno di una coerenza e una credibilità che vadano oltre la narrazione politica, e il Partito democratico deve impegnarsi in questo senso. Sono convinta – prosegue Giannetti – che questo potrà incidere anche sull’inquietante dato dell’astensionismo, frutto anch’esso di una nebulosità diffusa oltre che di un trend nazionale (e demografico) in caduta libera. Mai più di adesso il partito dovrà chiamare alla partecipazione attiva, soprattutto se critica, rivolgendosi alla base del partito ma anche a chi solitamente rimane ai margini della riflessione politica”.

“Non c’è più spazio per stare ai margini senza mettersi a servizio della visione di città in cui si crede che è, va ribadito, diversa e lontana da quella del sindaco Peracchini”, conclude la giovane consigliera comunale.