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Cavallini: “Nanni non mollare, altrimenti Peracchini e i suoi continueranno a irretire gli spezzini con immaginarie storielle”

Nanni Grazzini

“Caro Nanni,
come ben sai, politicamente siamo sempre stati avversari; ciononostante, ho apprezzato la giornaliera disamina che in campagna elettorale hai fatto per stigmatizzare l’incapacità e le frottole di Peracchini. E la tua comunicazione l’ho amplificata, nonostante le critiche degli immarcescibili trinariciuti della mia parte politica.

L’elettorato però l’ha premiato e il responso va accettato; tuttavia, rilevo che il “lupo perde il pelo, ma non il vizio”. Difatti, Peracchini ha affermato: “Non hanno avuto il coraggio di presentare un’idea o di confrontarsi sui meriti. Questa non è stata una campagna elettorale, ma di linciaggio della mia persona” e “A differenza di cinque anni fa quella di quest’anno non è stata una campagna elettorale ma solo la ricerca di un linciaggio quotidiano della mia persona da parte degli avversari politici. Un atteggiamento vergognoso che si unisce alla mancanza assoluta di proposte”.

Lo è o lo fa? Sia perché, a fronte di ciò che definisce linciaggi, può sporgere querela (ma sono certo che non lo farà, essendo le tue assolute verità), sia perché distorce i fatti, non avendo partecipato ai confronti organizzati da Legambiente e Confcommercio, dimostrando di essere anche un pusillanime che, oltre a non aver difeso il poco che ha fatto, si è sottratto agli unici contraddittori con gli altri candidati.

Sono certo che Piera Sommovigo farà un’opposizione puntigliosa e seria, nell’interesse della città, ma avrà bisogno di una collettività che si riappropri del dibattito (non solo) politico ed entri nel merito e nelle scelte delle questioni che incideranno sulle generazioni future; pertanto, auspico che l’annuncio che hai dato, “Lascio la politica, torno al lavoro”, sia dovuto all’amarezza del momento, perché – nelle forme e nelle attività più composite – c’è bisogno di tutti, specie della buona destra.

Caro Nanni, non devi arrenderti e dire “stiano pure tranquilli”, altrimenti Peracchini, Toti ed i loro continueranno per anni a irretire gli spezzini con immaginarie storielle”.

Flavio Cavallini

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