"tornare nelle strade e nei quartieri"

“Pensavamo che trattando i ‘massimi sistemi’ della città avremmo conquistato nuovamente fiducia”

Raffaelli (Pd): "Ognuno di noi torni con i piedi per terra ed apra gli occhi, perché la sveglia è suonata".

“Ringrazio Piera Sommovigo per la disponibilità e l’energia con cui ha condotto questa competizione elettorale. Sono convinto continuerà, al meglio, insieme a noi, il percorso tra le opposizioni in Consiglio Comunale. Dobbiamo però tutti prendere atto che non siamo riusciti a interpretare i sentimenti della maggioranza degli spezzini, nonostante il fronte fosse compatto ed unito”. Si apre così il commento alla recente tornata elettorale di Marco Raffaelli, capogruppo uscente Pd, fresco di rielezione in consiglio.
“Nella nostra immaginazione – prosegue – abbiamo riprodotto una realtà che non esiste. La missione per il PD e per il centrosinistra dovrà essere quella di tornare nelle strade, nei quartieri, riconnettersi con la società e le categorie che vogliamo rappresentare. In questi anni abbiamo condannato l’agire del centrodestra, soprattutto per mancanza di visione, ma se la maggioranza dei votanti l’ha riconferma, facendola vincere al primo turno, ciò significa che, molto probabilmente, i cittadini fanno molto caso a quello che accade nel loro quartiere, ed ai servizi a loro più prossimi.
Mentre noi pensavamo che trattando i ‘massimi sistemi’ della città avremmo conquistato nuovamente fiducia. Non è così. È insufficiente. Abbiamo anche visto che chi, nel centrosinistra, per mesi, ha cercato di autoassegnarsi ruoli, primogeniture, e caricarsi di legittimazione rispetto agli altri, non smuove voti oltre i propri vecchi e già solcati confini. Quindi ognuno di noi torni con i piedi per terra ed apra gli occhi, perché la sveglia è suonata. E, mi si permetta in quanto under 35: la mia generazione, e quella che mi precede, che si stanno impegnando nel Partito Democratico e nel centrosinistra, non si meritano che le vengano consegnati un partito ed una coalizione destinati alla sconfitta. Ognuno si rimetta a disposizione come risorsa, liberando il cervello da vecchie logiche che non esistono più negli elettori e nei cittadini che vivono i problemi della quotidianità. Penso che se si debba ripartire, si debba ripartire da qui.”

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