2022-25

Economia del mare, accordo tra Dltm e Navigo

Per sviluppare e sostenere progetti e processi di sviluppo a favore delle imprese liguri e toscane.

Una collaborazione strategica, nei settori della nautica, della portualità, della logistica e delle tecnologie e su tutto quanto si riferisce all’economia del mare, che punta a sviluppare e sostenere progetti e processi di sviluppo a favore delle imprese di Toscana e Liguria, dove sono insediati i principali distretti nautici in Italia. E’ quanto prevede l’accordo siglato  nei giorni scorsi tra Navigo, centro servizi per lo sviluppo e l’innovazione della nautica capofila del soggetto gestore del Distretto Tecnologico per la Nautica e la Portualità Toscana, e il Distretto ligure delle tecnologie marine, con sede alla Spezia, che ritengono di interesse strategico l’interazione con gli attori dell’ecosistema dell’innovazione legato al settore di nautica e portualità per le importanti ricadute sull’economia del mare con l’obiettivo di creare valore economico, tecnologico e culturale nell’area del Mediterraneo. Un accordo, per il triennio 2022 – 2025, che metterà in campo azioni congiunte su attività di collaborazione scientifica, di ricerca e consulenza, di trasferimento tecnologico e valorizzazione della conoscenza offrendo supporto specialistico e innovativo per rafforzare le imprese esistenti e favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico. Sono previsti studi e mappature per il marketing territoriale, iniziative unite di promozione e ricerca di finanziamenti a livello comunitario, nazionale e regionale per favorire l’internazionalizzazione delle imprese, la partecipazione a progetti di R&S e per la formazione.
“Con la firma di questo accordo – sottolinea Katia Balducci, presidente Navigo – abbiamo avviato una collaborazione che riteniamo sia di estremo interesse per tutte le imprese che operano nel settore in entrambe le regioni. Unendo know-how e impegno con il DLTM lavoreremo a favore di quello che, già nei fatti, è un unico grande distretto della nautica che va da Livorno fino a La Spezia ed oltre dove sono presenti imprese e cantieri di grande prestigio internazionale”.
“Più visione, più strategia, più occasioni per le aziende aderenti al nostro Distretto e per quelle aderenti a Navigo – commenta il presidente del Dltm Lorenzo Forcieri -: questa firma è un ulteriore passo avanti nell’unità di intenti che già ha contraddistinto i fiorenti rapporti fra le nostre realtà. Si riparte da qui, nel segno della competitività e dell’eccellenza e si pongono basi concrete per cementare un importante comparto della Blue Economy che già è realtà, mettendolo a sistema ed aumentando la possibilità di interazione per le aziende che ne fanno parte”.

Navigo, con base in Toscana, è uno dei principali centri di innovazione e sviluppo d’Europa con oltre 150 imprese dirette associate. Coordina Rete Penta, soggetto gestore del Distretto Tecnologico per la Nautica e la Portualità Toscana, a sua volta partecipato da oltre 350 aziende tra cui i principali cantieri produttori dell’area, importanti fornitori, yacht manager, imprese di servizio a terra e in banchina, porti e le principali associazioni di categoria. Svolge per conto della Regione Toscana attività di accompagnamento alle imprese per il miglioramento della competitività e delle tecnologie di Industria 4.0; è inoltre socio fondatore della Fondazione di alta formazione “ISYL – ITALIAN SUPER YACHT LIFE”, è socio del CLUSTER TECNOLOGICO NAZIONALE TRASPORTI ITALIA 2020 e del CLUSTER TECNOLOGICO NAZIONALE BLUE ITALIAN GROWTH partecipa al tavolo WG MARE per la realizzazione di roadmap tecnologiche di indirizzo per il MIUR e i programmi europei di settore.

Il Distretto ligure delle tecnologie marine rappresenta il punto di incontro tra domanda e offerta scientifica e tecnologica tra imprese e sistema ricerca presenti in Liguria e supporta start up e spin off nel settore delle tecnologie marine. Svolge attività istituzionali e ricerca di finanziamenti per attività di ricerca e innovazione; favorisce l’attivazione di progetti innovativi condivisi tra il sistema della ricerca e le imprese; promuove la qualificazione del capitale umano attraverso la formazione continua e lo sviluppo di competenze specialistiche in campo scientifico e tecnologico. Attraverso i Cooperative Research Labs favorisce l’innovazione tecnologica e lo sviluppo di progetti di ricerca delle aziende associate, mettendo a disposizione delle stesse un sistema di strumentazione e sensoristica per il monitoraggio marino e una infrastruttura di supercalcolo, al fine di implementare e supportare le attività di ricerca delle imprese.

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