Domani, martedì 14 giugno alle ore 18.00 in piazza Mentana davanti al Teatro Civico si terrà il presidio di “Guerra in Ucraina e crisi alimentare mondiale” promosso dall’ampio gruppo di associazioni spezzine che da mesi svolgono il presidio settimanale “Cessate il fuoco! Se vogliamo la Pace, prepariamo la Pace”.
Al presidio, che si terrà nella forma di assemblea aperta e confronto pubblico, interverrà Giorgio Pagano (già sindaco della Spezia e presidente dell’Associazione Culturale Mediterraneo) che introdurrà il tema. “L’invasione russa in Ucraina – spiega Pagano – sta avendo effetti devastanti sulla vita della popolazione ucraina. Ma la guerra sta provocando conseguenze anche a distanza, facendo sentire i propri effetti soprattutto sui più poveri. Le sperimentiamo anche noi, in particolare nel settore energetico e in quello alimentare. Ma i più poveri del mondo, i cittadini dei Paesi impoveriti, le subiscono in misura ancora maggiore”.
“La crisi alimentare – così le associazioni – sta colpendo soprattutto l’Africa dove intere aree sono state dichiarate dall’Onu e dalla Fao prossime alla crisi umanitaria per fame e decine di milioni di persone rischiano di morire. Se alla crisi del grano aggiungiamo gli effetti del cambiamento climatico in termini di alluvioni o di siccità e i rialzi micidiali dei prezzi, le conseguenze in termini vite umane, ma anche di stabilità sociale di diversi Paesi africani e di migrazioni potrebbero essere enormi. Anche per questo, nel ribadire la nostra totale condanna alla brutale invasione militare della Russia dell’Ucraina e la nostra solidarietà alla popolazione sotto assedio, rinnoviamo la nostra richiesta all’Italia e all’Unione Europea di sostenere le azioni diplomatiche internazionali affinché si giunga al più presto al cessate il fuoco e si apra un confronto diplomatico. L’Italia e l’Unione Europea si rendano un credibile ponte di dialogo per promuovere una reale de-escalation militare. Diverse nostre associazioni sono impegnate già da mesi, a livello locale e nazionale, nelle iniziative di accoglienza ai profughi ucraini. E stanno organizzando per i giorni dal 24 al 27 giugno la seconda “Carovana della Pace” denominata “#StopTheWarNow” con destinazione Odessa. La prima Carovana, che si è svolta lo scorso primo di aprile, portò con 70 automezzi automezzi a Leopoli in Ucraina oltre 30 tonnellate di aiuti e riportò in Italia 300 profughi. La Carovane in programma a giugno vedrà impegnati 25 mezzi e un centinaio di persone per portare aiuti e chiedere la riapertura del porto di Odessa per permettere l’esportazione di grano e cereali”.
Il presidio è promosso da ACLI, ANPI, ARCI, Archivi della Resistenza, Associazione Culturale Mediterraneo, Associazione Amici di Padre Damarco, Associazione di solidarietà al popolo Saharawi, Associazione Murati Vivi, CGIL, Chiesa Battista, Chiesa Metodista, Circolo Pertini, Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, Comitato Acqua-benecomune, Emergency, Gruppo di Azione Nonviolenta, Informazione Sostenibile, Legambiente, Magazzini del mondo, Non una di meno, Libera, Rifondazione Comunista, Unione Donne Italiane, Unione degli Studenti.