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Sprugoleria

Sprugoleria

Scomparse due spiaggette in quel di Lerici, è colpa dell’innalzamento del mare?

Le spiagge scomparse a Lerici, al Lido e alla Rotonda

Oggi che viviamo una situazione tragica in cui siamo coinvolti in maniera preoccupante anche se non si svolge dalle nostre parti, parlare delle emergenze legate al clima può sembrare anacronistico, ma sono sotto i nostri occhi anche se non ce ne accorgiamo.
Il buco dell’ozono, le emissioni di anidride carbonica, il surriscaldamento del pianeta, lo scioglimento dei ghiacciai, la diminuzione delle terre emerse: non serve Greta per renderci conto della drammaticità del problema di cui è difficile immaginare una diminuzione mentre è molto più semplice supporne la crescita.
Interessa anche noi, purtroppo.
Da qualche anno noi due abbiamo lasciato l’altra sponda per andare ad abbronzarci sulla costa orientale. Nostra è la Venere Azzurra da cui ci trasferiamo fino a Lerici via mare: non servono pinne né occhiali ma semplicemente camminiamo profittando della costa bassa. Il viaggetto che dura qualche decina di minuti, permette di fare del moto nell’acqua salsa, quasi una sorta di acquagym.
Più o meno due settimane fa abbiamo cominciato i nostri tour e una cosa mi ha colpito.
Il percorso marino che compiamo ci fa passare davanti all’insenatura del Lido che alla sua estremità orientale è limitato da un muretto in pietra che delimita da quel lato il confine della spiaggia per poi riprendere e seguire il corso della strada litoranea. Lì, dove il litorale fa la curva, c’era fino all’anno scorso una spiaggettina dove si divertivano i bimbi più piccoli in totale sicurezza, un arenile di pochi metri quadri, una battigia buona solo per i giochi infantili.
Ebbene, quest’anno, ci siamo già passati diverse volte, la situazione è completamente cambiata: non c’è neppure una strisciolina di sabbia scoperta. L’acqua salsa copre tutto fino al muro di contenimento.
Il nostro tour finisce dove a Lerici la passeggiata a mare si apre in una rotonda, più oltre passano le barche a motore.
Fino a un’estate fa anche lì, alla fine dell’abituale passeggiata, c’era un po’ di terra scoperta, molto meno che al Lido, ma dava l’idea di un arenile seppur di ridottissime dimensioni. Ora ci sono solo flutti che battono sulla massicciata messa a protezione della strada.
Che questo panorama che mi auguro di avere descritto in modo efficace, dipenda dallo scioglimento dei ghiacciai non lo so. Non sono uno studioso del settore, può certo essere che la sua eziologia sia un’altra e me lo auguro.
Però, la cosa che maggiormente mi ha colpito è che non ci sia stata finora nessun’altra voce che abbia evidenziato questa situazione che a me sembra francamente grave. Spero solo di essere stato distratto.

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