Sono arrivati questa mattina da Genova gli specialisti del Centro Carabinieri Subacquei in Val di Magra per le ricerche di indizi utili a ricostruire l’omicidio di Nevila Pjetri, la donna di 35 anni assassinata nella notte tra il 4 ed il 5 giugno 2022, il cui corpo è stato ritrovato vicino al greto del torrente Parmignola la mattina seguente. I sub dell’Arma hanno scandagliato i fondali del corso d’acqua, confine naturale tra Liguria e Toscana e piuttosto in secca in questo periodo, in cerca di elementi che potrebbero risultare decisivi.
All’appello mancano infatti ancora gli indumenti della vittima, così come il suo telefono cellulare e la borsetta che aveva con sé quella sera. Manca inoltre l’arma del delitto, con tutta probabilità una pistola di piccolo calibro da cui sarebbe esploso il colpo che l’ha raggiunta alla testa, dietro l’orecchio sinistro, e che avrebbe causato la morte della donna, precedentemente percossa.
Rimane per ora in carcere a Villa Andreino l’artigiano carrarese 32enne che i carabinieri hanno interrogato negli scorsi giorni e a cui viene contestato l’omicidio volontario. L’uomo, difeso dall’avvocato Rinaldo Reboa, continua a professarsi del tutto estraneo ai fatti. Oggi si terrà l’udienza di convalida del fermo.