Non hanno dato gli esiti sperati le ricerche effettuate oggi nel torrente Parmignola dai Carabinieri subacquei arrivati appositamente a Sarzana da Marinella per cercare elementi utili sull’omicidio di Nevila Pjetri, uccisa nella notte fra il 4 e il 5 giugno e abbandonata sull’argine di via Papa Giovanni XXIII. La speranza dei militari era quella di trovare alcuni effetti personali della vittima – come il telefono cellulare, la borsetta e gli indumenti – ma soprattutto la pistola di piccolo calibro che ne ha causato la morte. Arma che potrebbe essere la stessa che ha ucciso Camilla in via Bradiola, a pochi chilometri di distanza dove all’interno della sua auto sono stati repertati due bossoli calibro 22. Il ritrovamento della pistola – nell’ambito delle due indagini che procedono incessanti e in parallelo – potrebbe aiutare gli investigatori ad aggiungere altri solidi punti fermi alle inchieste che al momento vedono come unico indagato il 32enne Daniele Bedini. È stato invece immortalato da diverse telecamere di videosorveglianza posizionate nell’area circostante al ritrovamento del primo cadavere il pick-up bianco intestato alla famiglia dell’indagato.
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