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Pasini: “Spezia nel terzo millennio, una città della Ricerca”

Gianluca Pasini
Nessuna città delle dimensioni di Spezia può vantare così tanti enti legati alla Ricerca, purtroppo poco conosciuti dai suoi stessi cittadini e poco valorizzati dalle Istituzioni. CNR (Istituto di Scienze Marine ISMAR), CSSN (Centro di Supporto e Sperimentazione Navale), DLTM (Distretto Ligure delle Tecnologie Marine), ENEA (Centro Ricerche Ambiente Marino), INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), NATO (Centre for Maritime Research and Experimentation CMRE), Università degli Studi di Genova (Campus Universitario La Spezia e Polo Didattico Universitario delle Professioni Sanitarie della Spezia), ma anche IZS, ARPAL e ASL5. I centri che fanno Ricerca sono di per sé attrattori di investimenti e fondi europei, ma possono essere anche catalizzatori e moltiplicatori dello Sviluppo economico e sociale del territorio: basti pensare al patrimonio di conoscenza che generano (persone, progetti e anche brevetti) che può trovare applicazione nei più svariati settori.
Se tutti questi enti fossero maggiormente messi a sistema tra loro, con il tessuto produttivo e con la formazione (scuole secondarie in primis) saremmo di fronte ad un unicum a livello nazionale ed europeo. Dobbiamo immaginare un Golfo in cui nasce Sapere su Mare, Energia, Tecnologia e Salute che contamina le aziende, le istituzioni e la scuola, con ovvi benefici in termini di qualità della vita delle persone, del lavoro, dell’innovazione e della competitività. Il Comune della Spezia deve esercitare il ruolo di guida, di tramite e di facilitatore di questi processi. E solo in un contesto del genere, quando dovremo affrontare la riconversione di grandi aree industriali della città (Enel, aree militari …), potremo essere davvero attrattivi verso investimenti di aziende high-tech, green e ad alto valore aggiunto. Dobbiamo essere chiari e dire che un’Amministrazione Comunale non può creare Sviluppo e Lavoro di qualità con un’ordinanza o con i desiderata del Sindaco, ma può creare le condizioni affinché ciò avvenga perseguendo un progetto di futuro della città nel terzo millennio.
Questo è quello che dovrebbe proporre la Politica per evitare che restino due pessime alternative: l’apatica rinuncia ad intervenire limitandosi all’ordinario, e quindi di fatto non governare perdendo occasioni e opportunità come negli ultimi 5 anni, oppure il conservatorismo populista ed ottuso del ‘NO a prescindere’, della sindrome Nimby e della nostalgia di un passato remoto che non tornerà mai più. Spezia Riformista per Antonella Franciosi Sindaco, con coraggio e autonomia, si rivolge proprio a quegli spezzini che non si riconoscono in quelle due alternative, a quegli spezzini che guardano ad un futuro di Sviluppo e Lavoro, senza lasciare indietro nessuno.

Gianluca Pasini

candidato capolista “Spezia Riformista” e membro della Segreteria Provinciale PSI
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