Oggi il consiglio provinciale della Spezia ha riapprovato il bilancio di previsione 2022/2024 dell’ente; presenti i consiglieri di maggioranza Cozzani, Frascatore, Ponzanelli, Nobili, Saisi, che assieme al presidente Peracchini hanno espresso unanime favore alla pratica. Il bilancio di previsione era già stato sottoposto al voto e approvato lo scorso lunedì 30 maggio, con dinamiche (si veda QUI) che però hanno spinto l’ente a decidere per una ripetizione. “La scelta di riproporre detta pratica – così la Provincia in una nota post seduta -, già regolarmente approvata nella precedente seduta di consiglio provinciale, è stata determinata ad esclusiva garanzia della regolare funzionalità dell’ente e a tutela dei procedimenti amministrativi in corso dipendenti direttamente dall’approvazione del bilancio di previsione. Questo a fronte di millantati ricorsi sulle procedure formali o altri atti ostruzionistici che avrebbero potuto provocare ritardi e lunghe tempistiche, ostacolando così l’importate attività amministrativa in corso dell’ente e le opere pubbliche e di messa in sicurezza del territorio e delle scuole, oltre agli interventi manutentivi delle infrastrutture, questo creando disagi alle comunità spezzine e alle amministrazioni locali. Nella seduta è stata rimarcata l’importanza dell’azione istituzionale dello stesso consiglio provinciale e dell’ente ai fini del supporto alle amministrazioni locali ed al mantenimento delle infrastrutture pubbliche in carico”.
Al termine della breve seduta, l’ultima prevista prima delle elezioni comunali, il presidente Peracchini, la cui permanenza in Via Veneto è legata alla conferma nella veste di sindaco del capoluogo, ha ringraziato i consiglieri e il personale dell’ente e ha auspicato una nuova riforma delle Province, criticando come già in passato la Delrio. “Qualcuno – ha altresì affermato – scambia l’ente Provincia per un’arena, invece questa è la casa dei Comuni, dove devono essere affrontate tematiche fondamentali per la vita dei cittadini”, e ha poi aggiunto che “qua in Provincia la sinistra ha dato il peggio di sé stessa, e nel momento in cui c’è un gruppo dirigente che sta risolvendo problemi creati da loro, scappano dalle responsabilità e creano altri problemi. Veramente un esempio da stigmatizzare”. Infine il presidente ha individuato nell’uscita dal dissesto dell’ente l’obbiettivo ultimo da raggiungere in caso di conferma a sindaco e conseguente prosecuzione alla guida della Provincia, incarico che durerebbe ancora un anno.
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