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Nei giardini pubblici

Caricava ogni giorno il telefono attaccandosi alla rete comunale, quando ha trovato il quadro chiuso ha distrutto la colonnina video

Il vandalo che ha distrutto la cassetta elettrica ai Giardini

Ormai era un’abitudine: ricaricare il telefonino utilizzando una presa di corrente presente all’interno di una cassetta elettrica pubblica presente all’interno dei Giardini pubblici. L’utenza, però, era del tutto illecita, tanto che i tecnici del Comune della Spezia dopo aver ripetutamente trovato la colonnina con lo sportello aperto avevano deciso di apporre un robusto lucchetto per non lasciare il quadro elettrico e la presa alla mercé di chiunque. Un affronto per il “ricaricatore seriale”, che quando si è trovato di fronte all’impossibilità di attaccarsi alla rete elettrica per rivitalizzare il telefono cellulare ha dato in escandescenza, distruggendo completamente la cassetta elettrica.

Ma in meno di ventiquattro ore è stato identificato e denunciato all’autorità giudiziaria per danneggiamento aggravato di bene pubblico. La denuncia del reato è stata presentata alla Polizia locale ieri, 31 maggio, direttamente dal Cdr Energia di Palazzo Civico.
A quanto riferito, ad inizio del turno di lavoro, il personale si era accorto che ignoti avevano pressoché distrutto, rendendola inservibile, la colonnina e la cassetta di plastica, contenente il quadro elettrico e la presa di corrente, nelle immediate vicinanze del Monumento alla Resistenza.
Il dipendenti comunali specificavano di aver chiuso lo sportello col lucchetto dopo averlo trovato spesso aperto.

Delle indagini venivano incaricati gli agenti del Nucleo di Polizia giudiziaria della Locale che, ben presto, grazie ai filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza, riuscivano a dare un volto e un nome al responsabile del gesto.
Dalle inquadrature visionate si riconosceva chiaramente un 55enne senza fissa dimora, originario di Palermo: la sequenza mostrava l’uomo che, nel pomeriggio del giorno prima, dopo aver tentato di scassinare il lucchetto, prendeva a calci, pugni, gomitate e spintoni la struttura fino a distruggerla completamente. Dopodiché, il vandalo tirava fuori dalla tasca un telefono cellulare completo di cavetto che collegava alla presa elettrica per ricaricare la batteria.
Immediatamente gli agenti hanno avvito le ricerche sul territorio e nel primo pomeriggio hanno individuato il ricercato su una panchina della fermata dell’autobus di Via Chiodo. L’uomo, risultato essere ospite di una struttura Caritas, veniva quindi accompagnato alla caserma di Viale Amendola e veniva deferito a piede libero.
Interrogato sul movente, l’indagato ammetteva che tutti i giorni usava recarsi alla colonnina elettrica per ricaricare il suo cellulare e che quel giorno, trovandola chiusa, la spaccava in preda ad un eccesso di rabbia.

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