"politica concausa di questa situazione"

Sarzana, querelato Carlo Ruocco del Comitato che botta

"Dall'amministratore della società Laurina per alcuni passaggi comparsi sul nostro sito. Ma il processo è a tutti noi, quegli articoli sono frutto di un lavoro collettivo", hanno spiegato gli attivisti in conferenza stampa.

Carlo Ruocco

Carlo Ruocco in un recente intervento (foto dalla pagina Facebook del Comitato)

“Un processo a tutto il comitato, perché tutto quello che viene pubblicato nel sito è la trasposizione giornalistica del lavoro di un gruppo di cittadini che per amore di Sarzana mette a disposizione competenze, risorse e passione civile.
Un processo intentato contro Carlo ma in realtà contro tutte le persone che si organizzano per senso civico, che fanno domande e che premono sulla politica affinché si occupi in modo approfondito della cosa pubblica”. Così stamani, nella conferenza stampa tenuta al Quarto piano, il Comitato Sarzana che botta ha parlato della querela ricevuta da Carlo Ruocco, membro del direttivo e direttore del sodalizio, difeso dagli avvocati Maurizio Sergi e Andrea Forcieri (vice presidente del Comitato).
“A causa della vicenda di Piazza Martiri – hanno affermato gli attivisti – questo comitato è sotto processo. Carlo Ruocco ha infatti ricevuto una querela da parte dell’amministratore della società Laurina per avere usato, in articoli pubblicati online, espressioni quali Aum Aum e appropriazione indebita. La vicenda del Laurina e della Piazza martiri è stata attenzionata dal comitato, attraverso incontri pubblici, petizioni e raccolte firme tra i cittadini e presentazioni di proposte alternative già dal 2014. Il querelante lamenta l’uso di parole diffamatorie negli articoli pubblicati sul sito del comitato ignorando che sono il frutto di un lavoro collettivo di approfondimento e studio di documenti, come nostro uso”.

“La politica, o meglio, la scarsa incisività della politica locale – hanno proseguito -, è concausa di questa situazione, eppure le stesse espressioni addebitate a Carlo sono state usate in contesti come il consiglio comunale. Nelle sedi istituzionali i consiglieri e la stessa sindaca hanno parlato in termini anche peggiori, espressioni che si trovano trascritte nel verbale del consiglio comunale in cui Sarzana Popolare presentò la mozione sul Laurina. Forse le parole del comitato hanno avuto un peso diverso? I brontolii della classe politica evidentemente non fanno paura a nessuno, perché alle parole non seguono mai i fatti. Ed esprimendo vicinanza e solidarietà a Carlo, ci auguriamo che la politica smetta di vivere di propaganda scarica barile e inizi a far prevalere l’interesse collettivo sopra ogni altro interesse”.

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