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Il cardinale Ernest Simoni ha presieduto le celebrazioni di Maria Ausiliatrice a Piana Battolla

Il cardinale Ernest Simoni

La parrocchia Maria Ausiliatrice di Piana Battolla ha celebrato in maniera del tutto eccezionale la solennità della sua patrona, avendo avuto l’onore di ospitare, nella giornata del 24 maggio, la figura del cardinale Ernest Simoni.

La storia del cardinale Simoni è dolorosa ma ricca di fede: nasce a Scutari il 18 ottobre 1928 e viene ordinato sacerdote nel 1956; così le sue vicende vengono raccontate nella sua biografia: “Considerato un “nemico del popolo” ai tempi della dittatura comunista di Enver Hoxha, è stato arrestato nella notte di Natale del 1963, mentre celebrava la messa a Barbullush, e confinato in una cella d’isolamento con una condanna a diciotto anni. Ai suoi compagni di prigionia gli aguzzini hanno ordinato di registrare la sua “prevedibile rabbia” contro il regime, ma dalla bocca del sacerdote sono uscite sempre e solo parole di perdono e di preghiera. È arrivata puntuale anche la condanna a morte, ma la sua pena è stata commutata in venticinque anni di lavori forzati nelle gallerie buie delle miniere di Spac e poi nelle fogne di Scutari.

Anche in questa drammatica situazione non ha perso la fede e non ha mai interrotto il suo ministero sacerdotale. È persino riuscito a celebrare ogni giorno di nascosto la messa e ha confessato gli altri carcerati, divenendo padre spirituale di alcuni di loro e distribuendo anche la comunione, con un’ostia cotta di nascosto su piccoli fornelli, mentre per il vino ha fatto ricorso al succo dei chicchi d’uva.

È stato definitivamente liberato il 5 settembre 1990. Appena fuori dal carcere, ha confermato il perdono ai suoi aguzzini, invocando per loro la misericordia del Padre. La sua nomina cardinalizia, ha tenuto a precisare, è un riconoscimento per tutti i martiri e i cattolici perseguitati nella sua terra. Tra i quali c’è anche il primo cardinale albanese della storia, creato nel 1994 da Giovanni Paolo II: Mikel Koliqi (1902-1997), suo concittadino di Scutari e come lui a lungo imprigionato nelle carceri del regime, dove ha scontato ben trentuno anni di detenzione.

Secondo albanese a ricevere la porpora, il cardinal Simoni ha commosso il mondo e, in particolare, Papa Francesco quando, il 21 settembre 2014, nella Cattedrale di Tirana, ha raccontato davanti al Pontefice le violenze e le vessazioni subite per ventisette anni durante la dittatura comunista”.

La celebrazione di ieri è stata presieduta dal cardinale Simoni e dal vicario foraneo monsignor Fausto Spella, con la partecipazione del sindaco del Comune di Follo Rita Mazzi, del vicesindaco Laura Sardi, della confraternita e conclusa con i calorosi ringraziamenti del parroco don Filippo Santini.

Il cardinale Ernest Simoni e monsignor Fausto Spella
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