Riunione pubblica sull’installazione dell’antenna Wind Tre a Belaso ieri sera alla Pizzeria Mediterranea, organizzata dall’avvocato Lorenzo Giorgi e dal comitato sorto per opporsi alla collocazione della stazione. Giorgi, in apertura dell’assemblea, che ha visto una trentina di partecipanti, ha spiegato di aver fatto accesso agli atti “per ottenere il Piano antenne e tutta la documentazione necessaria per avere un quadro completo e fare un eventuale ricorso al Tar. Nel 2021 il consiglio comunale ha unanimemente ratificato la modifica del Piano antenne adottato dalla giunta Mazzanti conferendo a una società un incarico alla fine della redazione di un nuovo Piano. Ma, come emerso tre settimane fa alla riunione con l’amministrazione alla ex Vaccari, al momento non è stata nemmeno presentata una bozza. Quindi c’è qualcosa di poco chiaro. Collocate un’antenna quando ancora non c’è nemmeno una bozza del nuovo Piano? Questo quindi fa valutare come illegittima la delibera con cui nell’ultimo consiglio comunale è stato approvato all’unanimità il via dell’iter burocratico per l’installazione dell’antenna”.
Sostegno dal Comitato Sarzana che botta: “Si rischia di sovvertire le procedure – così Carlo Ruocco -, che dovrebbero prevedere la variante, lo studio del piano da parte della società incaricata, l’adozione da parte della giunta, poi la Vas e la consultazione pubblica con possibilità di osservazioni; infine la conclusione dell’iter di Vas e il passaggio in consiglio comunale”.
Tra gli intervenuti anche l’ex consigliere ed ex assessore Angelo Zangani, che ha invitato a percorrere, prima che la strada legale, quella politica: “L’opposizione dovrebbe fare un ordine del giorno perché la questione venga attentamente rivalutata”. E a questo proposito l’avvocato Giorgi ha spiegato che “i capigruppo Mondini e Cucchi, che ho incontrato, in occasione del prossimi consiglio comunale, da me un po’ sollecitati in tal senso, presenteranno come minoranza una mozione con cui chiederanno un ripensamento sulla collocazione dell’antenna“. E a proposito di politica consiliare, Teresa Maio, per il Comitato No Biodigestore, ha sottolineato che “noi non condividiamo alcune scelte di Mondini, sta facendo scelte in maniera autonoma. Se sbaglia, sbaglia. Non è che perché noi lo abbiamo candidato a sindaco nella lista ‘Salute e ambiente’ debba per forza essere appoggiato in tutte le sue scelte”. Parole che paiono riferite in particolare al voto consiliare, come detto unanime, sull’ok all’iter amministrativo inerente l’installazione della stazione a Belaso, “quando i consiglieri hanno messo un po’ la testa da parte. Speriamo che ora, con questa mozione, la rimettano in ordine. Ma resta a monte il fatto che i cittadini non vengono ascoltati minimamente dalla politica”.
La riunione si è quindi sciolta tenendo fermi i temi dell’analisi della documentazione richiesta da Giorgi (“I termini per la consegna scadono il 2 giugno”) e dell’iniziativa politica della minoranza. Emersi altresì la volontà di chiedere, una volta approfonditi i documenti, un incontro pubblico con l’amministrazione (i cui rappresentanti non erano stati formalmente invitati all’assemblea di ieri sera) e ancora la possibilità di organizzare una raccolta firme, ma anche di valutare un’interlocuzione con le istituzioni per proporre l’eventuale spostamento dell’antenna in zone più lontane dalle abitazioni.