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L'ultima volta di martin

Erlic cuore aquilotto: “Coi tifosi un feeling immediato, questa sarà per sempre la mia seconda casa”

Martin Erlic

“Sono venuto che ero un ragazzo, avevo fatto la C e non mi conosceva nessuno. Poi dopo l’infortunio, piano piano, ho conquistato la fiducia dei mister confermando che il lavoro paga sempre. Quello che abbiamo scritto tre anni fa, che abbiamo riscritto lo scorso e quest’anno è un’emozione unica. Ringrazio per la fiducia che ho ricevuto, ai tifosi, a mister Thiago Motta, a mister Italiano, alla società”. Il commiato di Martin Erlic contempla perfino le lacrime che solcano il viso di questo ragazzone zaratino, letteralmente adottato dal Golfo dei Poeti. Thiago Motta gli ha riservato la standing ovation sostituendolo prima della fine e liberando così l’applaudo altrettanto sentito dei 10000 di fede aquilotta: “I tifosi? Mi hanno trasmesso subito qualcosa, dal primo giorno ho capito quello che loro avrebbero voluto, sudare per la maglia, sono felice lo abbiano riscontrato in me. Mi tornano in mente le difficoltà del primo anno, le prime partite al Picco, poi la serie A, tante cose bellissime”.

Non sarà facile rinunciare a uno come lui, dentro ma anche fuori dal campo: “Questa sarà per sempre la mia seconda casa, tornerò volentieri qui. Abbiamo vinto tre scudetti, un altro sogno lo abbiamo avverato e io posso solo ringraziare del tanto amore dimostratomi in questi anni. Anche se sono grande e grosso, sono emozionato. Posso dire che sono diventato un giocatore da nazionale grazie a questo ambiente e alle persone con cui ha lavorato. Sono felice che accanto alle convocazioni con la nazionale croata ci sia scritto Spezia Calcio. Sono arrivato giovane in Italia, sono riuscito a fare qualcosa che pochi hanno fatto. Continuare così, lavorando sempre. L’abbraccio con Motta? Mi ha ringraziato, ho ringraziato lui. Ancghe lui grande e grosso, l’ho visto piangere. Ci ha dato fiducia, anima, un fratello maggiore. Adesso stacco, sei giorni, la Nazionale, poi penserò al Sassuolo”.

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