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Ieri il taglio del nastro

Una panchina bianca a Volastra per ricordare le vittime sul lavoro

È stata inaugurata ieri pomeriggio a Volastra, nella piazza adiacente alla Chiesa, una panchina bianca come simbolo posto dal Comune di Riomaggiore in memoria delle vittime sul lavoro. Alla cerimonia hanno preso parte, oltre alla sindaca Fabrizia Pecunia e alla vice sindaca Vittoria Capellini, anche il Ministro del Lavoro, l’onorevole Andrea Orlando, la prefetta Maria Luisa Inversini e Giuliano Olivieri, in rappresentanza dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro. Erano inoltre presenti Luca Comiti, segretario provinciale della Cgil e Mario Ghini, segretario Uil Liguria. 

Nel corso della cerimonia alcuni cittadini hanno inoltre letto delle poesie scritte per l’occasione, rivolte proprio a coloro che hanno perso la vita a causa del lavoro.  “In questi ultimi anni abbiamo iniziato a disporre delle panchine tematiche nel nostro Comune. Abbiamo attivato questo progetto per stimolare le riflessioni e sensibilizzare rispetto a temi rilevanti sia la popolazione sia i turisti che visitano i nostri borghi – ha detto la sindaca di Riomaggiore Fabrizia Pecunia -. Abbiamo inaugurato la panchina rossa contro la violenza sulle donne, la panchina arcobaleno contro le discriminazioni e oggi la panchina bianca in ricordo dei morti sul lavoro. Nelle prossime settimane verrà posizionata a Groppo una panchina tricolore per ricordare i morti a causa del Covid”.

“Le morti sul lavoro sono una ferita profonda della nostra società soprattutto perché la maggior parte di esse non accadono per quella che si definisce come una ‘tragica fatalità’ ma per responsabilità ben precise derivanti dalla carenza di investimenti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro – ha detto la vice sindaca Vittoria Capellini -. Il nostro territorio è frutto della fatica e del lavoro dell’uomo che lo ha letteralmente ‘strappato’ alla natura e lo ha reso fonte di sostentamento. La nostra panchina quindi si carica di ulteriore significato e diventa anche un omaggio al lavoro di chi ci ha preceduto. Spero che questa panchina diventi solo un ricordo per le morti che ci sono state, sperando che non ce ne siano più”.

“Il profitto non può prevalere sul diritto alla vita – ha detto il Ministro Andrea Orlando nel corso del suo lungo intervento -. Purtroppo in Italia spesso la competizione si basa più sull’abbassamento dei costi che non sulla qualità dei prodotti. Il modello di competizione che si segue incide molto sulla qualità del lavoro, sia in termini salariali sia di sicurezza. Un modello basato sul subappalto e sul fatto che si scarichino i costi sulle imprese che offrono beni o servizi a prezzi più bassi. Un modello che alza il livello di rischio. Non si può parlare di fatalità quando si trascura la prevenzione. Non si può parlare di fatalità quando si trascura la formazione.  Non si può parlare di fatalità quando non ci sono tempestivi interventi sanzionatori. Ma non si può parlare di fatalità nemmeno quando si sceglie un modello molto basato sulla riduzione dei costi, senza tener conto della qualità del lavoro”.

Sulla panchina è stata posta una targa sulla quale sono state incise le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Il nostro compito è rimuovere gli ostacoli. Dignità è azzerare le morti sul lavoro che feriscono la società e la coscienza di ognuno di noi, perché la sicurezza del lavoro, di ogni lavoratore riguarda il valore che attribuiamo alla vita”.