Anche il raddoppio della Ferrovia Pontremolese tra i temi toccati stamani al Palazzo della Borsa in occasione del convegno ‘Liguria infrastrutture: mobilità, ambiente, sicurezza’. A parlarne, in particolare, l’ing. Mariano Cocchetti di Rfi, commissario straordinario per il completamento del raddoppio della linea, 112 km che collegano La Spezia e Parma e quindi le dorsali Tirrenica e Milano-Bologna-Roma. “Dei 112 km totali – ha spiegato il commissario – resta da raddoppiarne circa 70. Raddoppio articolato in due macrofasi. Una è quella del tratto Parma-Vicofertile, di circa 8 km, per il quale recentemente abbiamo completato la progettazione definitiva. Progettazione che ha recepito le normative tecniche vigenti, anche come interoperabilità, ma che soprattutto ha dovuto aderire all’adeguamento tariffario, perché anche in questo caso scontiamo l’incredibile aumento dei costi: si passa da 260 milioni, peraltro disponibili dall’attuale contratto di governo Rfi-Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, a 450 milioni, un delta di 190. Ed essendo l’opera inserita in Legge obbiettivo, per procedere con l’ulteriore fase, che è l’iter autorizzativo, dobbiamo ottenere la disponibilità di tutti i finanziamenti”.
“La seconda macrofase – ha proseguito il commissario -, quella più corposa, è suddivisa in tre lotti funzionali: quello in territorio toscano, quello in territorio emiliano e la galleria di valico. Il costo complessivo stimato di questi tre lotti, da progetto preliminare del 2003, ammonta a 2 miliardi e 44 milioni. Noi all’interno di Rfi abbiamo aggiornato il progetto preliminare alle norme tecniche e soprattutto a quelle sulla sicurezza in galleria e purtroppo, in quasi vent’anni, il costo è passato a quasi 4 milioni e mezzo. Su questi tre lotti ad oggi non ci sono risorse disponibili. Noi siamo pronti per partire con la progettazione definitiva, ovviamente nel momento in cui avremo l’effettiva disponibilità di risorse almeno per la fase progettuale”.
“Attraverso lo studio trasportistico effettuato, è emerso che nella seconda macrofase il lotto prioritario è la nuova galleria di valico. Ad oggi lungo la Pontremolese si sconta una grossa criticità, che è la pendenza della tratta appenninica tra Pontremoli e Berceto, una pendenza del 23 per mille che crea enormi condizionamenti ai treni merci, che provengono soprattutto dal porto della Spezia; la linea quindi sconta un grande squilibrio tra i sensi di marcia, perché i treni che vanno verso Parma certamente utilizzano altri itinerari, dove è consentita una massa più grande dove non occorre la doppia trazione, quindi con costi di trasporto decisamente inferiori. La nuova galleria di valico supera questa criticità, consentirebbe di equilibrare i due sensi di marcia e di aumentare considerevolmente il trasporto merci sulla linea, creando un volano per incrementare i traffici portuali, soprattutto del porto della Spezia“, ha concluso l’ing. Cocchetti.