L’avvio del cantiere.
“Il cantiere della Via dell’Amore è finalmente partito e sta procedendo nonostante le difficoltà la situazione, nonostante la situazione complicata a livello internazionale. Non è semplice, banalmente, avere le reti che servono per completare l’intervento di messa in sicurezza. Ma nonostante questo stiamo andando avanti, si va avanti con il disgaggio, con il recupero delle reti che andavano sostituite; il primo lotto ormai procede oltre il 50 per cento”. Così la presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre, Donatella Bianchi, al convegno ‘Liguria infrastrutture: mobilità, ambiente, sicurezza’, tenutosi stamani a Genova al Palazzo della Borsa.
“La Via dell’Amore – ha proseguito – io credo sia veramente un grande successo che dobbiamo tutti aiutare nonostante sia un piccolo cantiere perché segnerà un momento di cambiamento. Da noi non ci sono le strade, ci sono i sentieri, che sono la garanzia di collegamento per le comunità locali e devono essere oggetto di cura quotidiana e interventi straordinari. Per questo abbiamo anche predisposto un piano di intervento straordinario, che sottoporremo a Regione Liguria e al ministro della Transizione ecologica, proprio perché l’obbiettivo è ripristinare e riaprire tutti i sentieri del Parco nazionale e attenzionare quelli verticali, che vanno verso l’entroterra, perché dobbiamo ragionare anche sulla distribuzione dei flussi e sulla pressione su un territorio molto piccolo che deve fare sintesi con il resto della provincia e della regione. E come lo facciamo? Con i manutentori, nuova figura professionale, un green job, nata un paio di anni fa, ma in realtà è un mestiere che è sempre esistito; dipendenti del Parco che ogni giorno presidiano i sentieri per fare manutenzione. E i nostri sentieri, 120 chilometri di Rel, di strade principali e secondarie, sono in ordine”.
“Ma non è solo questo – ha aggiunto la presidente Bianchi -. Mobilità sostenibile in un Parco e in un territorio così difficile e complesso come quello ligure, soprattutto dalla parte dello Spezzino, significa messa in sicurezza – noi abbiamo un comitato permanente per la sicurezza, soprattutto idrogeologica -; significa anche interventi per alleggerire quelli che sono gli spostamenti, che devono tener conto anche di un’esigenza come quella produttiva, perché noi dobbiamo assolutamente rispondere a comunità locali che, al di là dell’economia turistica, ancora producono e sono presenti sul territorio. Per questo abbiamo preso più trenini verticali: con le ultime 9 che abbiamo appena finanziato con 1,8 milioni di euro del Ministero della Transizione ecologica, le linee di monorotaia diventeranno 60“. Il tutto con una chiara convinzione generale: “Oggi le infrastrutture o sono sostenibili o non sono”.