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Al guernica di arcola

Iniziativa del Circolo Pertini dedicata a Marco Antonio Federici

Arci Guernica

Il Circolo “sbarca” ad Arcola. Venerdì 20 Maggio alle ore 17,00 presso il Circolo Arci Guernca in località Ponte d’Arcola – Via Valle, 2 si terrà un’interessante convegno pubblico su un periodo storico poco analizzato.
L’occasione sarà offerta dalla presentazione del libri di Antonio Bianchi, storico, già autore di pregevoli saggi, su Marco Antonio Federici, un concittadino patriota e giacobino – vice presidente della Repubblica ligure del 1797.
Il libro ricostruisce la vita e l’opera del conte di Lavagna, nobile arcolano e attivo giacobino, che partecipa alla sollevazione contro la vecchia e oligarchica Repubblica di Genova, segnando l’affermazione dei giacobini e insediando la nuova Repubblica Ligure di cui proprio Federici sarà eletto vicepresidente e delegato al governo dell’intero levante ligure.
Federici approdò alle opere dei pensatori illuministi francesi (Diderot, D’Alembert, Voltaire, Rousseau, ecc.) nel periodo dell’Università a Pisa, dove le opere circolavano anche clandestinamente.
Divenuto il referente per i giacobini della zona, nel 1796, quando la vecchia Repubblica di Genova venne rovesciata e s’insedio la nuova Repubblica Ligure, si formò il nuovo governo, che lasciò formalmente a capo del governo l’ultimo Doge Giacomo Brignole. Proprio per questo l’incarico di vicepresidente divenne ancor più importante. Governo di cui faceva parte anche il sarzanese Giacomo Bertuccioni.
Il vescovo di Sarzana Vincenzo Maggioli si mise a capo della sedizione controrivoluzionaria, denominata dei “Viva Maria”. In diverse località vennero abbattuti gli alberi della libertà. Un gruppo di preti fanatici arrivò a incendiare la villa di Federici con la sua preziosa biblioteca. Federici ristabilì l’ordine democratico e repubblicano, sconfiggendo gli armati dei “Viva Maria”, fece processare il vescovo Maggioli, condannato a morte, che sfuggì alla pena, rifugiandosi nel vicino principato di Massa e Carrara.
Dopo l’annessione della Liguria alla Francia, Federici si ritirò a vita privata nella sua Arcola, ricevette la Legion d’Honneur, massima onorificenza francese e fu membro del collegio elettorale del Dèpartement Des Apennines.
Il punto cruciale della storia è il passaggio, significativo anche nel nome, dove “Repubblica di Genova” sottolinea il dominio di Genova sul resto della Liguria, mentre “Repubblica Ligure” significa i pari diritti dei cittadini di tutto il territorio della Repubblica e con esso l’affermazione delle idee di libertà, uguaglianza e fraternità tra i cittadini.

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