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Il direttore generale della asl 5

Cavagnaro: “Per le reinfezioni sintomi sfumati. Attenzione: la fine delle restrizioni non coincide con la disfatta del virus”

“I contagi sono moderati, senz’altro siamo lontani da grandi cifre, ma riteniamo che sia sempre importante mantenere alta la guardia continuando a vaccinarsi e a rispettare le misure di igiene come lavarsi spesso le mani con accuratezza”. Il direttore generale della Asl 5, Paolo Cavagnaro, esordisce così nel rispondere agli interrogativi posti da CDS riguardo all’andamento dell’epidemia da Covid-19. Nonostante il graduale ritorno alla normalità e la cancellazione di molte restrizioni sociali, infatti, i dati relativi alla pandemia fanno ancora breccia nella nostra quotidianità, con tanti spezzini positivi (e dunque, anche se spesso non a rischio di vita, quanto meno obbligati a rimanere a casa per giorni e giorni) e notizie non esaltanti che provengono da Cina e Corea del Nord.

Ma il vero spauracchio, per molti, è quello della reinfezione. “Il fenomeno di una nuova infezione da Covid 19 in soggetti che hanno già contratto il virus è presente ma, fortunatamente, la sintomatologia è sfumata – spiega ancora il numero uno della Asl spezzina – e nella stragrande maggioranza dei casi non desta particolari preoccupazioni cliniche. È la conferma che il virus è ancora presente e l’unica modalità per proteggersi rimane la vaccinazione che ha ampiamente dimostrato la sua validità protettiva rispetto alle manifestazioni gravi della malattia”.

Per quanto riguarda la tenuta del sistema sanitario in questo momento le notizie veicolate da Cavagnaro sono positive: “I ricoveri stanno lentamente scendendo e riteniamo che tenderanno a diminuire ancora grazie all’ampia platea di vaccinati e alle temperature climatiche che virano verso l’estate. Attualmente abbiamo un solo paziente per Covid in terapia intensiva e la situazione è sotto controllo”. Le oscillazioni di giorno in giorno sono minime, ma la tendenza è quella di una discesa dei ricoveri.

“Bisogna, però, sempre tenere presente che le norme non vanno di pari passo con la pandemia: la fine dello stato di emergenza e dell’obbligo di indossare le mascherine al chiuso non coincide purtroppo con l’annientamento del virus. Il consiglio è quello di seguire il buon senso e indossare la mascherina tutte le volte in cui ci si trova in situazioni di sovraffollamento o a distanza ravvicinata con persone di cui non si conosce lo stato vaccinale”, conclude il direttore Cavagnando, invitando alla prudenza.