Cronache dal golfo, fulgida passione popolare e un sentimento che si rinnova rimanendo decisamente più puro e semplice del mondo che popola e, ancora, nobilita. Se la promozione in serie A fu un momento per certi versi irreperibile con l’indimenticabile picchetto dei tifosi in Via dei Pioppi bissato l’anno scorso in occasione della decisiva vittoria contro il Torino che significó la salvezza matematica, quest’anno il gusto dell’impresa dal vivo ha finalmente premiato i tifosi dello Spezia, saliti in circa 400 nel lontano Friuli a caccia di nuove imperiture emozioni.

E così nella pazza notte spezzina, mentre i reduci dalla trasferta solcavano felici le diverse autostrada del nord Italia, gli altri, quelli che erano rimasti in città e avevano sofferto sul divano e nei bar per concedersi comunque il piacere di un rito collettivo, hanno voluto omaggiare gli “eroi” di una stagione di per se incredibile.

Un passaparola repentino che inizia poco prima che la squadra lasci il Friuli per infilarsi sul volo aereo e che dagli smartphone, muove di bocca in bocca: a mezzanotte tutti al Ferdeghini, la squadra volerà in una manciata di minuti, scalerà a Pisa e poi inforcherà l’A12 per gli ultimi 75 chilometri e ritornare sul Golfo dei Poeti.

All’appuntamento notturno nel centro sportivo di Via Melara arriva tanta gente, pronta a sublimare una giornata iniziata con ben altro stato d’animo, proseguita con la visione della gara di Empoli per poi concentrarsi sul match del Friuli, da gustarsi (si fa per dire) tutto d’un fiato.

La festa si libera dopo la mezzanotte quando il pullman della squadra sterza all’ultima curva prima di imboccare la via d’accesso al quartier generale aquilotto. Cori, fumogeni, centinaia di facce felici e sconvolte come quelle dei giocatori che avevano iniziato a celebrare l’impresa negli spogliatoi della Dacia Arena e sul volo aereo: balli scatenati, scherzi e battute hanno liberato le tensioni e per una notte, almeno per una notte, una squadra di calcio torna a fare felice il proprio popolo.

Foto e selfie per tutti, il più cercato è capitan Maggiore ma anche Manaj e Nikolaou si lasciano travolgere dall’affetto immortalando loro stessi con le stories quello che stavano vivendo. E poi Thiago Motta, che abbandona lo sguardo corrucciato e concentrato cui ha ormai abituato tutti, per lasciarsi andare al bagno di folla. Sguardi stravolti e umani, quella voglia di scambiare due chiacchiere in tranquillità, abbracciare i propri eroi, condividere sorrisi, anche solo per un attimo per poi tornare alla vita di tutti i giorni.

Una notte che finirà inevitabilmente è felicemente tardi, per qualcuno all’alba, per altri troppo poco sonno e troppe immagini da sistemare per lasciarsi andare all’abbraccio di Morfeo. Lo Spezia giocherà un altro anno in serie A, ora può anche albeggiare, ora si può iniziare a depositare memoria.
