L’appello per il recupero del complesso di San Francesco Grande all’interno dell’arsenale spezzino calamita l’attenzione del mondo accademico e associativo e travalica i confini provinciali. L’idea, rilanciata con forza dallo storico dell’arte Piero Donati su CDS (leggi qui), ha infatti ricevuto il sostegno di nomi illustri del mondo dell’arte, dell’architettura ai quali si affiancano le firme di un consigliere regionale e dei rappresentanti delle associazioni del territorio, e si appresta a interessare i ministeri della Difesa e della Cultura.
Con una lettera indirizzata a Lorenzo Guerini e Dario Franceschini, Donati e altri dodici, tra i quali spicca lo storico dell’architettura Giorgio Rossini, già Soprintendente di Venezia e poi della Liguria, chiedono ai ministeri di adoperarsi per rimuovere gli ostacoli che potrebbero vanificare qualunque onorevole intento.
“La città della Spezia, le cui sorti sono state legate, a partire dal 1861, alla Base Navale ed al suo Arsenale, sta faticosamente cercando un diverso modello occupazionale, nel quale abbiano peso crescente la ricerca e il turismo sostenibile.
In quest’ottica – si legge nell’appello indirizzato ai due ministri – riteniamo necessaria la restituzione alla cittadinanza di aree e di edifici di notevole interesse storico-artistico posti nelle immediate vicinanze del recinto arsenalizio, quali il sito della demolita chiesa di San Maurizio di Marola e il complesso conventuale di San Francesco, risalente al secolo XV. Quest’ultimo, la cui importanza nell’ambito dei Minori Osservanti è rivelata anche dall’appellativo – Grande – col quale era designato, potrebbe ospitare attività convegnistiche e/o formative, in relazione al trasferimento dell’Università presso l’ex-Ospedale Militare o alla riqualificazione del Laboratorio di Restauro della Regione Liguria.
I sottoscritti rivolgono pertanto un appello ai Ministeri competenti affinché ci si adoperi per rimuovere celermente gli ostacoli che potrebbero frapporsi alla destinazione di questi preziosi beni ad usi assai più produttivi per la collettività di quelli attuali”.
Mara Borzone, storica dell’arte
Giacomo Casabianca, studente universitario
Roberto Centi, consigliere Regione Liguria
Fulvio Cervini, ordinario di storia dell’arte medievale (Firenze)
Clario Di Fabio, ordinario di storia dell’arte medievale (Genova)
William Domenichini, coordinatore redazionale di Informazione Sostenibile
Piero Donati, storico dell’arte
Giorgio Pagano, presidente dell’Associazione Culturale Mediterraneo
Lorenzo Pavoni, presidente dell’Associazione Murati Vivi, Marola
Lorenzo Principi, storico dell’arte (Napoli, Orientale)
Davide Pugnana, scrittore e critico d’arte
Giorgio Rossini, storico dell’architettura
Eliana M. Vecchi, storica medievista