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Pagani: "ennesimo appello alla politica"

Carcere, detenuto si arrampica sui passeggi per protesta

Carcere Villa Andreino

“Forse non si è ben compresa la complessità, la gravità e la vera portata della crisi che attraversa il sistema penitenziario italiano. Sul punto, infatti, registriamo un silenzio tanto assordante quanto innaturale, eppure questa emergenza attiene direttamente alla civiltà del sistema paese. O forse si preferisce volgere lo sguardo altrove per non vedere ciò che offende la coscienza di ogni persona civile“. Fabio Pagani, segretario regionale della Uil Pa Penitenziari, non nasconde timori e preoccupazioni di fronte ad una situazione che va ogni giorno aggravandosi all’interno degli istituti penitenziari liguri .“Oramai non siamo solo più nelle condizioni di preoccuparci sulla tenuta del sistema, ma dobbiamo cominciare a porci l’interrogativo sul come far fronte all’inevitabile ondata di proteste , se non vere e proprie rivolte, che potrebbero manifestarsi con l’avvento della prossima stagione estiva. Crediamo che sia giusto informare e denunciare che, oggi, il personale penitenziario non è in grado di poter reggere il prevedibile urto. Per dirla in breve l’emergenza penitenziaria non è più solo una emergenza sociale ma è una vera emergenza sul fronte dell’ordine
pubblico”.

Ieri nel carcere della Spezia un detenuto di origine albanese classe 1979 con fine pena 2025 con reati di detenzione e porto d’armi, spaccio di droga, prostituzione, per protesta, si è arrampicato sul cortile passeggi dell’Istituto, a Sanremo invece un detenuto marocchino con reati di rapina, resistenza ed evasione, ha prima sottratto radio e telefono al poliziotto in servizio, poi ha tentato di impossessarsi delle chiavi delle celle strattonando e colpendo l’agente, con esito negativo e solo grazie all’arrivo dei rinforzi e anche di alcuni detenuti che si sono opposti alla sua “furia”, detenuto violento e con parecchie aggressioni alle spalle. Pur avendo la necessarie professionalità al suo interno l’amministrazione penitenziaria rischia di arrivare impreparata e disorganizzata ad
una stagione che si preannuncia torrida”. Per questo la Uil Pa Penitenziari sollecita il Parlamento e le Istituzioni ad attenzionare urgentemente il problema: “Non è la prima volta che rivolgiamo appelli bipartisan anche perché la politica attenzioni al problema in chiave preventiva. Ne discutano e trovino le soluzioni necessarie perché nell’immediato si disinneschi questa bomba pronta a deflagrare. La Patria di Cesare Beccaria non può consentire questo scempio del diritto e della dignità. L’annunciata riforma della Giustizia non potrà eludere tali cogenti aspetti . Analogamente vanno individuate risposte normative al blocco del turn-over per il personale penitenziario e soprattutto non abbassare la guardia in merito ai contagi Covid 19, che non fanno altro che aumentare le criticità di un istituto ormai in ginocchio”.

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